A Policoro la presentazione del progetto “Coltivare il futuro”

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L’agroalimentare, attraverso tutta la sua filiera, coinvolge 780 mila imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca e costituisce la spina dorsale dell’agroalimentare “made in Italy”, generando un fatturato complessivo di 55 miliardi di euro. Oltre 70 mila invece sono le imprese dell’industria alimentare con 130 miliardi di fatturato.

Proprio alla luce della centralità del settore nell’economia del Paese, UniCredit ha recentemente firmato un protocollo d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano. L’intesa – da cui nasce il “Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro” – è stata presentata a Policoro, presso Enfor in Via Federico Fellini, alla presenza di Nicola Serio, Vice Presidente CIA Basilicata e di Ornella Barone, Area Manager Basilicata di UniCredit.

Durante la giornata si è svolta a Policoro anche la prima Agri-Business School in Italia da quando è stato presentato il “Coltivare il futuro” lo scorso marzo. Le Agri-Business School sono un programma di formazione per le imprese agricole dei territori. All’iniziativa hanno partecipato oltre 60 tra imprese agricole della Regione e i quadri regionali e territoriali della CIA, a cui sono state spiegate le principali tipologie di interventi finanziari per le imprese del settore. Si è inoltre affrontato il tema dell’acceso al credito alle imprese ed operatori del settore agricolo ed inoltre è stata illustrata le normativa di riferimento e le logiche di valutazione del merito creditizio sottese al processo di concessione del credito.

Durante le quattro ore di incontro, inoltre, è stato illustrato il progetto di UniCredit “Coltivare il futuro” finalizzato al supporto degli operatori del settore con un plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018. Nel dettaglio, “Coltivare il futuro” si fonda essenzialmente su tre pilastri:

  • Erogazione di nuova finanza per sostenere progetti e investimenti delle imprese del settore e agroalimentare italiano. UniCredit ha deciso di destinare a questo settore un apposito plafond di 6 miliardi nel triennio 2016-2018 per rispondere alle specifiche esigenze degli imprenditori. Inoltre, UniCredit lancerà a maggio il nuovo Agribond, una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola, che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da ISMEA e sfruttandone l’effetto moltiplicatore, consentirà l’attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo

  • Formazione e sviluppo delle conoscenze. Nasce infatti una Agri-Business School che poggia su tre macro aree tematiche: competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; Export Management, che comprende sessioni formative dedicate a tematiche di internazionalizzazione; e Innovazione, che propone sessioni formative su tematiche di particolare attualità come la filiera corta, la tracciabilità e l’agricoltura di precisione.

  • “Smart Agriculture”. Per questo nasce oggi “Value for Food”, l’iniziativa congiunta di UniCredit, Cisco Systems Italy (azienda leader nelle tecnologie del digitale) e Penelope Spa (azienda leader in tecnologia e know-how per il digitale nell’Agri-Food) rivolta a finanziare e realizzare programmi di evoluzione tecnologica delle Aziende Agroalimentari, che sappiano coniugare le esigenze di comunicazione e marketing territoriale, di efficientamento e automazione dei processi di filiera, di dematerializzazione e di digitalizzazione degli asset informatici. L’iniziativa mira a predisporre un’offerta di servizi alle Aziende Agricole – dalla formazione alle piattaforme digitali – sostenuta da un programma di finanziamento. Value For Food è lo strumento che consente la valorizzazione del proprio marchio e dell’immagine del Made In Italy (branding), la difesa dalla contraffazione diffusa dei prodotto (anticontraffazione), l’efficientamento dei processi produttivi garantendo la sinergia con i fornitori e i distributori (tracciabilità) e il vantaggio competitivo a livello internazionale.

‹‹L’agroalimentare è un settore chiave per l’economia della Regione, con grandi opportunità di crescita, ed è per questo che abbiamo deciso di intervenire in maniera organica a sostegno delle imprese del settore prevedendo un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica – ha affermato Ornella Barone, Area Manager Basilicata di UniCredit. Il valore aggiunto del settore nella Regione si è attestato a 465 milioni lo scorso anno, con una variazione di +3,2% rispetto all’anno precedente ed con una previsione di consolidamento del trend nel 2016. Anche la forza lavoro è prevista in crescita dell’1,5% nell’anno in corso. Ottime anche le dinamiche dell’ export nella Regione, con una crescita del 22% per le esportazioni dell’agroalimentare nel 2015, del 39% per quello alimentare e del 12% per l’export dell’agricoltura. Proprio alla luce della centralità delle imprese del settore per l’economia del territorio, abbiamo voluto erogare questo ciclo di formazione nella convinzione che per rimanere competitive sul complesso scenario globale è necessario che le imprese agricole della Basilicata sappiano innovarsi. Abbiamo deciso di realizzare la prima Agri-Business nel metapontino che è la zona con maggior vocazione all’agricoltura della Regione e dove siamo presenti commercialmente con il Distretto di Policoro con a capo il Direttore Angelo Santo Truncellito. L’obiettivo è quello di spiegare ai piccoli imprenditori intervenuti gli elementi che la banca ritiene necessari per affidare la clientela e insieme a loro avviare una riflessione sul contesto attuale, nella consapevolezza che solo grazie ad un dialogo costruttivo si può uscire reciprocamente rafforzati per competere al meglio nel contesto economico attuale».

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