Ordinanza del sindaco di Policoro Enrico Mascia in cui, a partire da martedì 17 aprile, si vieta su tutto il territorio comunale, fino a nuovo ordine, l’uso e consumo dell’acqua a scopo potabile, in particolare l’uso dell’acqua come bevanda e per la preparazione dei cibi.
Resta invece idoneo l’utilizzo per l’igiene personale e dei locali.
La decisione è stata presa dopo nota dell’Azienda Sanitaria di Matera datata 17 aprile nella quale è stata comunicata la non potabilità dell’acqua erogata dall’Acquedotto Lucano.
Il Comune ha messo a disposizione della popolazione due autobotti, una ubicata nei pressi del Municipio e l’altra vicino l’Ospedale; nella giornata di mercoledì 18 aprile negli stessi luoghi saranno distribuiti sacchetti preconfezionati di acqua potabile provenienti dalla provincia di Potenza.
Secondo alcune indiscrezioni la motivazione dell’ordinanza sarebbe legata alla presenza, all’interno dei serbatoi policoresi, di sottoprodotti del cloro (ipoclorito, diossido di cloro, clorammine ed ozono), legati al processo di disinfezione dell’acqua destinata al consumo umano, che avrebbe superato le soglie previste dalla legge.
L’eventuale consumo di quest’acqua potrebbe causare problemi alla salute solo in caso di utilizzo prolungato e non per un uso occasionale o limitato nel tempo.
Intanto a Policoro è scattata la corsa all’acquisto dell’acqua, con i supermercati presi d’assalto e le cisterne affollate.
Una vera e propria psicosi, legata anche al timore, che ha iniziato a serpeggiare soprattutto sui social, che la decisione possa essere legata al sequestro effettuato alcuni giorni fa all’interno dello stabilimento Itrec di Rotondella.
Invece, come hanno ribadito gli amministratori policoresi anche via social, l’ordinanza non è in alcun modo ricollegabile alla suddetta vicenda giudiziaria.
Di seguito il testo dell’ordinanza:
http://www.policoro.gov.it/attachments/article/1991/doc00991520180417165307.pdf
