Monta la polemica attorno all’ultimo consiglio comunale di Policoro, che ha visto uno pesante scontro verbale tra il sindaco Rocco Leone e il capogruppo del Partito Democratico Gianluca Marrese all’interno del dibattito sulla questione rifiuti. Per il Pd si tratta di “un esempio di intolleranza” e si chiede una rapida risoluzione della questione rifiuti. Di Pierri parla invece di “spettacolo indecoroso” che offende tutta la cittadinanza.
La nota del Partito Democratico
Nel Consiglio Comunale del 4 giugno abbiamo assistito all’ennesima brutta pagina della politica policorese. Un atto di intolleranza e di fanatismo, consumatosi a voce bassa, senza il coraggio delle proprie affermazioni, quello del Sindaco nei confronti del Capogruppo del PD Gianluca Marrese che non può che indignarci e insultarci.
Il Dott. Leone considera l’avversario non come qualcuno da cui attingere idee e proposte ma come il nemico da combattere con atti volgari e offensivi della dignità della persona, dell’istituzione e dell’assemblea che rappresenta l’intera cittadinanza.
Vogliamo ricordare a Leone e alla sua coalizione che in democrazia esistono una maggioranza che propone e una opposizione che controlla e che l’azione politica si sviluppa attraverso la dialettica tra queste due forze, per il bene dei cittadini e della comunità tutta.
In ogni caso, l’indignazione che proviamo non è rilevante per Policoro, la verità è che l’amministrazione si nasconde dietro le critiche spicciole all’opposizione perché brancola nel buio anche sull’amministrazione ordinaria come la grave questione dei rifiuti e va in tilt sull’ammissione dell’assessore Scarcia relativa all’ennesimo aumento delle tasse in particolare la TARES, a fronte dei gravi disservizi. Se la situazione dei rifiuti rimarrà tale, a fronte dell’ulteriore aumento delle tasse, il Pd che sicuramente non vuole fare opera di sciacallaggio, si farà promotore di iniziative politiche forti a tutela del più basilare diritto del cittadino.
Il Sindaco Leone non può far passare il messaggio di essere immune da responsabilità passate nella gestione del caso, essendo stato protagonista della vita amministrativa della nostra città negli ultimi 15 anni, ed essendo stato colui che ha accelerato l’affidamento di questo servizio . I cittadini di Policoro non sono a digiuno di notizie, conoscono i fatti e la verità, sapranno attribuire le giuste responsabilità a chi ha consentito questo disastro ambientale e sanitario.
Non accettiamo alcuna lezione dal Sindaco e dai suoi amici sulle posizioni del nostro partito, hanno forse nostalgia di uno tutto loro? Consigliamo calma e tanto “studio”, sui temi che riguardano la città e sul modo in cui si sta tra i banchi del Consiglio Comunale, al Sindaco che ama “sparlare” a microfono spento e a qualche assessore che ancora non ha ben capito quali sono i tempi per prendere la parola. Non accettiamo alcuna forma di violenza verbale e soprattutto non accettiamo che si trasformi l’assise comunale in un teatrino di quarto ordine o in una bettola di periferia.
Ribadiamo con gran forza che, sul problema dei rifiuti, la posizione del Partito Democratico è stata ben espressa e articolata dal Capogruppo Marrese rispecchiando totalmente il programma della coalizione con il quale ci siamo presentati davanti ai cittadini e che più di quattromila Policoresi hanno sostenuto.
La questione dei rifiuti a Policoro necessitava da subito di una pronta risoluzione, concertata con tutto il Consiglio e dunque anche con l’opposizione, e non di un inutile braccio di ferro tra amministrazione e ditta appaltatrice così come invece, questa maggioranza ha inteso fare. Sarebbe stato molto più ragionevole sedersi da subito con la ditta, individuare le criticità e quantificarle al fine di porre rimedio al disservizio di certo non causato da noi. Se avessimo avuto l’onere di costruire una proposta di servizio di raccolta rifiuti per la nostra città non l’avremmo costruita in questa maniera ma nel cui merito siamo disposti a discutere e ad offrire soluzioni. Lo faremo in una iniziativa pubblica di cui il PD sarà promotore ma con la massima apertura a tutte le forze di opposizione.
Il Partito Democratico, nella persona del Capogruppo, si farà promotore di una raccolta firme tra le opposizioni per chiedere d’urgenza la convocazione di un Consiglio Comunale aperto.
L’amministrazione abbia il coraggio di uscire allo scoperto e di dire alla città: 1. Come si affronterà il servizio con la stagione turistica alle porte; 2. Il servizio resterà lo stesso o migliorerà?; 3. A svolgerlo sarà la stessa Tradeco?; 4. L’ente è a rischio contenzioso?; 5. Il nuovo servizio graverà di più sulle tasche dei cittadini?”
La nota di Gianni Di Pierri “Policoro Futura”
“Credo di poter affermare che nel consiglio comunale di Policoro del 4 giugno abbiamo davvero toccato il fondo. Lo spettacolo offerto alla città è stato indecoroso.
Il Sindaco, il primo cittadino di Policoro, accecato dall’idea che l’opposizione – peraltro attenendosi rigorosamente ai fatti ed alle questioni all’ordine del giorno – possa svolgere seriamente il suo ruolo e contestarne l’operato, si è lasciato andare ancora una volta, in preda ad un’ira più incontrollabile del solito, a feroci invettive personali e gravissime offese gratuite dirette, appunto, ad alcuni dei suoi più tenaci oppositori, così sperando, forse, di sviare il dibattito e colmare il vuoto di contenuti nascondendo al contempo l’incapacità di risolvere i problemi evidenziata irrimediabilmente e documentata da una parte della minoranza.
Gli esponenti dell’opposizione, peraltro, a loro volta, giammai hanno rivolto offese al Sindaco se non – inevitabilmente – per replicare alle sue “esternazioni” del tutto fuori luogo e pur avendo, probabilmente, validi motivi e magari idoneo materiale per poterlo fare.
Molte cose, ripetono in tanti, si giustificano in politica.
Io però personalmente ritengo, e non mi pare di essere il solo, che alcune cose siano davvero intollerabili, e tra queste di certo le offese personali, gli attacchi relativi alla vita privata, le lesioni alla dignità ed alla onorabilità di ogni individuo, il tutto senza considerare che ogni consigliere comunale rappresenta la città il che dovrebbe indurre quanto meno il primo cittadino a riflettere sulla opportunità di offendere – attraverso un consigliere – l’intera comunità che egli stesso rappresenta.
Ma c’è addirittura qualcosa, secondo me, di ben più grave : “il silenzio degli altri”.
Sono convinto che molti dei componenti della maggioranza si siano intimamente dissociati dall’inqualificabile comportamento del primo cittadino, come si evince dalle riprese audio del consiglio e da affermazioni fatte “a microfoni spenti”, ma credo che tutto questo non basti.
Credo, al contrario, che il “doveroso” ed ossequioso cenno di approvazione, lo sguardo di compiacimento, il sorrisetto, rivolti a chi fa violenza verbale contro una persona, ma anche lo stesso silenzio e l’indifferenza, siano comportamenti altrettanto colpevoli quanto l’offesa stessa.
Anzi, quando tali atteggiamenti provengono da chi è normalmente più portato al rispetto e capace di autocontrollo, la responsabilità è ancora maggiore.
Per questo, ancora una volta, così come ho fatto in consiglio comunale, chiedo al Sindaco di rendersi conto della gravità del suo comportamento e di rivolgere le sue scuse a chi è stato da lui più incivilmente ed immotivatamente offeso.
Se ciò non avverrà chiedo ai membri della sua maggioranza di prendere le distanze – altrettanto pubblicamente – da questo inaudito ed inaccettabile modo di fare.
Il valore in gioco, si badi, è – primo fra tutti – la dignità delle persone.
Questo sì – e non le morali da quattro soldi – sarebbe un bel gesto che concretamente contribuirebbe a rasserenare un clima eccessivamente teso così finalmente evitando che nel consiglio comunale prevalgano i rancori ed il folklore e creerebbe i presupposti per riprendere (o forse iniziare) un dialogo politico di certo anche duro ma costruttivo, nell’interesse esclusivo della città, volto alla soluzione dei tanti problemi che la affliggono.
Questo il mio modesto auspicio, con il grave dispiacere di dover affrontare questo penoso argomento mentre la città ha ben altre urgenze cui noi tutti siamo tenuti a dare risposte.”