“Raccolta Differenziata a Policoro. Questa è la nostra responsabilità”

 

comune Policoro

 

Con un comunicato, il gruppo Trenta, nella maggioranza che governa il comune di Policoro, spiega ai cittadini il nuovo Bando della raccolta differenziata e lo fa cercando di riassumere tutte le fasi che hanno portato l’Amministrazione comunale di Policoro alla compilazione del nuovo bando.

“Generare caos – si legge nella nota –  è molto facile nell’era della distrazione. Dire cose inesatte e farle apparire credibili nelle situazioni dove invece gli aspetti sono molteplici e dettagliati, è ancora più facile. In questo caos che affolla i marciapiedi della Città ed i social, noi non ci siamo mai sottratti e non ci sottrarremo nemmeno adesso, dove la chiarezza e la responsabilità verso i propri concittadini sono alla base del nostro operato.

La storia. Vent’anni di storia amministrativa di Policoro sono girati principalmente sempre intorno alla vicenda spazzatura, comprese crisi e cadute di amministrazioni; vicenda lunga che tra proroghe infinite e subappalti che sicuramente la Città ricorda, arriva fino all’avvio del servizio di raccolta differenziata nel dicembre del 2011 ed il seguente affidamento del subappalto dello spazzamento negl’ultimi giorni della precedente amministrazione. Un bando interminabile dove la commissione doveva valutare il progetto migliore per la città. I problemi iniziarono subito per una insufficiente campagna di sensibilizzazione, pochissimo spazzamento e tutte le altre criticità evidentissime agli occhi di tutti.

La nostra prima azione. In questo scenario ci siamo insediati e si sono mosse le nostre prime azioni. La situazione subito evidente era un progetto che ha nettamente sottodimensionato la città. La prima cosa da fare era far rispettare il contratto, mentre il gestore ne chiedeva un adeguamento.

Il vecchio contratto. vero problema era proprio il capitolato, che oltre ad essere insufficiente per la città, aveva un perverso sistema di adeguamento economico, che anno dopo anno sarebbe costato sempre di più senza avere ne un controllo e ne un vantaggio dalla differenziata fatta. Questo voleva dire che anche in normalità e senza i problemi avuti,  il prezzo sarebbe comunque lievitato in maniera esponenziale. Altro elemento chiave del precedente contratto è la quasi completa assenza di garanzia per l’Ente che ha reso difficile e complicato sia le contestazioni che l’eventuale rescissione.

Il braccio di ferro. I mesi successivi sono stati una sorta di braccio di ferro, tra l’Amministrazione che pretendeva il rispetto del contratto ed il gestore che ne pretendeva un adeguamento.

La resa. Tra le tante difficoltà abbiamo iniziato ad effettuare le contestazioni tanto da trattenere circa 100.000,00 € nel mese di marzo 2013. Il gestore del servizio a questo punto vuole anch’egli rescindere il contratto, davanti a noi 2 strade: o puntare alla rescissione unilaterale e intentare un contenzioso molto oneroso contro il gestore su un contratto senza garanzie per l’Ente; oppure sedersi e rescindere contestualmente senza rischi e traumi ancor più gravi e puntare su un progetto nuovo ed adatto alla Città? Rischiare come ad una partita a poker? O scegliere da “buon padre di famiglia” che non mette in rischio la propria comunità? La nostra scelta è stata per la risoluzione consensuale. L’obiettivo era stato raggiunto comunque: la fine di un contratto sbagliato.

Verso il nuovo progetto. A questo punto è stato obbligatorio puntare al nuovo servizio verso l’eccellenza e indirizzare la nostra città verso la vera differenziata, nei suoi principi e andando a pescare le migliori pratiche in Italia, anche dalle stesse fonti di alcuni movimenti policoresi.  Abbiamo studiato ed abbiamo chiamato i migliori, passando da Carla Poli al comune più virtuoso d’Italia,  Ponte nelle Alpi. Affidiamo alla società Esper la consulenza tecnica.

La Esper. fondata da Raphael Rossi, ideatore della tariffa puntuale e maggiore esperto di modelli virtuosi di raccolta differenziata, membro dei numerosi comitati scientifici tra cui quello di Capannori “Rifiuti Zero” , ha collaborato con numerosi amministrazioni tra cui spicca quella con  De Magistris a Napoli in piena emergenza rifiuti. La Esper nasce dalle buone pratiche dei comuni virtuosi e si distingue sia per i risultati ottenuti dai loro progetti e sia per avere un codice etico (molto raro in questo tipo si società) che li obbliga a lavorare solo per le pubbliche amministrazioni. Questa società riconosciuta in tutto l’ambiente dei comuni virtuosi, studia il nostro territorio e produce un progetto.

Il nuovo progetto. Impostato sul principio del rifiuto come una risorsa e sul meccanismo delle premialità/penalità (come ad esempio il risparmio fino al 30% sulla TARES a chi utilizzerà la compostiera per l’umido), vuole arrivare alla tariffa puntuale (tanto produci tanto paghi). E’ studiato nei dettagli e mira a creare un sistema virtuoso di riciclo. Quattro bidoncini anti-randagismo con trasponder, raccolta notturna nel centro, dieci unità lavorative in più ed altre dieci in estate, mini-isola in zona lido, disciplina estiva ad hoc ma sopratutto la proprietà del materiale raccolto rimane in capo al Comune che contratterà e venderà direttamente ai centri di raccolta usando i ricavi per sostenere il costo del servizio e quindi la riduzione TARES. Questa è l’unica strada per garantire in futuro l’abbassamento dei costi della raccolta dei rifiuti. Questa è la sfida che Policoro deve vincere con un sistema moderno ed innovativo per  tutta la Regione Basilicata dove il problema dei rifiuti e dei relativi costi che aumentano ogni anno  tiene banco in quasi tutte le amministrazioni. A bando, l’aggiudicazione (ancora provvisoria) è stata per la stessa impresa che ha gestito l’ultimo servizio, quella del braccio di ferro fatto sul campo di un contratto inadeguato che è stato risolto in maniera consensuale (rischiare forte o risolvere senza rischi il contratto?). In questo capitolato le regole le abbiamo messe noi, il bando era solo su base economica. La Tradeco è una delle più solide del panorama, ha contratti in tutti Italia e quindi, evidentemente ha ritenuto opportuno di partecipare al bando con la consapevolezza della linea dura di questa amministrazione e di un capitolato che non non lascia spazio a futuri accordi o rivisitazioni (cose già viste?).

La TARES. La nuova tariffazione è di fonte europea e si basa sul principio del “chi più produce, più paga” è un problema che riguarda tutti gli Italiani e tutte le Amministrazioni (basta  chiedere a parenti ed amici che abitano nei comuni a noi vicini).

In balia di un Governo che si caratterizza per i cambi di direzione dell’ultimo minuto, il mese di novembre (approvazione del bilancio preventivo!!) è stato un vero caos nazionale con norme che si sono susseguite in una situazione di grande confusione . La possibilità di tornare solo per il 2013 alla vecchia TARSU è avvenuta con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 29 Ottobre 2013 della Legge n. 124/2013a ridosso della scadenza prevista per l’approvazione del bilancio previsionale comunale.  Ma a prescindere dal nome della tassa sullo smaltimento rifiuti (Tare, Tarsu, Tia1 o Tia2), anche in quei comuni che hanno optato per il ritorno alla Tarsu si è avuto un incremento delle tariffe come ad esempio a Nova Siri o Colobraro.

Lo diciamo subito senza giri di parole, assumendoci oneri ed onori di chi è chiamato a governare, l’incremento medio totale è stato nell’ordine del 31% (Entrate 1.715 – Uscite 2.292), ma al tempo stesso sono state previste diverse riduzioni:

riduzioni:

– 20% per unico occupante, categoria che interessa oltre 1.466nuclei famigliari che in molti casi pagheranno di meno rispetto alla Tarsu.
– 20% per case ad uso stagionale;

– 30% per abitazioni rurali;

– 30% per attività non domestiche con autorizzazione stagionale;

– 30% per le attività economiche che producono rifiuti speciali;

– l’esonero o la riduzione della TARES attraverso la creazione di un fondo di € 25.000 per le famiglie meno abbienti ancorato all’ISEE, esenzione per le famiglie con un ISEE inferiore a 5.500  e riduzione del 50% per coloro che hanno un ISEE compreso tra 5.501 e 6500.

Abbiamo dato la possibilità di pagare l’acconto in tre rate anziché le due previste per legge.

Infine, ma non per ultimo, questa amministrazione ha deciso con grande senso di responsabilità di incassare il saldo Tares relativo all’anno 2013 in ulteriori due rate, facendoci carico come Comune di questo slittamento per non gravare ulteriormente sui cittadini nel mese di dicembre dove già erano previste diverse scadenze fiscali.

Abbiamo istituito un fondo per l’esenzione delle fasce più deboli e 150 famiglie circa sono esentate, abbiamo previsti degli sgravi per chi abita da solo del -20 %, insomma in questa situazione complicata per tutti gli italiani, abbiamo fatto il possibile (anche qui chiedete quanto pagano in più i vostri parenti ed amici dei comuni limitrofi) consapevoli che l’unica strada per abbassare questa tassa è differenziare, così come il nuovo progetto è stato pensato.

Le proposte dell’opposizione. In questo scenario, in città si è alimentata una discussione che spesso viene riportata in maniera inesatta e sfruttata dalla convenienza politica di screditare l’operato dell’Amministrazione. Si è sentito di tutto , anche oltre il tollerabile a volte, verso il rispetto delle professionalità anche di persone riconosciute a livello nazionale. A questo tipo di insinuazioni non rispondiamo, anzi invitiamo alla denuncia alle autorità competenti se si ha consapevolezza di quello che si dice. Invece è stata sempre nostra intenzione rispondere alle istanze politiche o quelle provenienti dalla cittadinanza.

“rivedere, rimodulare, ridefinire”. Il “veni, vidi, vici” del Partito Democratico, proviene direttamente dalla campagna elettorale ed è stata sostenuta fino ad oggi. Quindi secondo loro, bisognava assecondare le richieste dell’azienda e rimodulare il contratto per migliorarne il servizio. Un soluzione che avrebbe potuto risolvere solo parzialmente il problema; in primo luogo perchè la “rimodulazione” non poteva essere sostanziosa perchè il servizio era comunque frutto di un bando; in secondo luogo non avrebbe risolto il problema principale: un capitolato inadeguato, senza garanzie e destinato a crescere esponenzialmente nel costo.

“Rescissione unilaterale e contenzioso”. è stata un’altra proposta proveniente da qualche associazione e movimento. Come abbiamo già spiegato le insidie erano nel contratto senza garanzie e che portava con sé un pericolo in sede giudiziaria da tener obbligatoriamente conto. Comunque stavamo per seguire questa strada se fosse stato necessario. L’opportunità di una risoluzione consensuale è stata una scelta di responsabilità che ci ha permesso comunque di raggiungere l’obiettivo di chiudere con un progetto insufficiente.

“proposte sul nuovo progetto”. Per un mese è stato possibile inviare le proprie proposte sul nuovo progetto che si stava definendo. Sono arrivati tanti spunti e la quasi totalità sono presenti nel nuovo progetto: Raccolta notturna, Bidoncini, isola ecologica a mare”, premialità/penalità. Anzi, spesso nel progetto si è andato ben oltre le proposte fatte. Tra queste non risultano proposte dalla maggior  parte delle forze dell’opposizione, tranne in un caso che nel progetto sono ampiamente soddisfatte, così come per esempio le proposte fatte da gruppi di associazioni sono, nella totalità, presenti nel nuovo progetto e riguardano gli aspetti già citati. Innegabile il contrario

Adesso però, una domanda la facciamo anche noi. Tutte le polemiche che si stanno consumando nella Città sono guidate dalle diverse forze dell’opposizione, che nelle proposte concrete spesso hanno fatto mancare il loro contributo. Siamo stati accusati di non ascoltare la cittadinanza e i vari disagi, come se noi non vivessimo da cittadini. Dicono che non diamo risposte, ma in realtà non le vogliono sentire, infatti il nostro gruppo è l’unico che fino ad oggi ha fatto incontri aperti e pubblici anche e sopratutto su questi temi. Noi non ci tiriamo indietro e in questo articolo abbiamo fatto un riassunto di questa vicenda dove si trovano tutte le risposte e dove ci assumiamo le responsabilità di scelte coraggiose se vogliamo ma sicuramente necessarie per poter guardare al futuro. Quindi noi la nostra responsabilità ce la prendiamo e siamo convinti che la strada da seguire è questa, certo difficile, certo un problema condiviso con quasi tutti i comuni d’Italia, ma l’approccio doveva essere ed è stato di rottura con il passato e questo è possibile solo con l’avvio del nuovo progetto. Ora, però, è chiaro che se le forze di opposizione vorranno avere ragione, dovranno sperare che il servizio andrà male e questa è l’unica giustificazione alle loro azioni. Allora, noi chiediamo a loro la stessa responsabilità che ci stiamo prendendo noi, dicendo chiaramente alla città che il nuovo servizio non dovrà funzionare. Dovete avere il coraggio di dire adesso ai policoresi che atteggiamento avrete verso il nuovo progetto. Boicottaggio? Disinformazione? Cosa volete fare? Stare a guardare e sperare che la gente non faccia il suo dovere? Sperare che la percentuale di raccolta del materiale rimanga bassa per poi dire che avevate ragione? Siate chiari con la città e noi accettiamo la sfida, tenendo conto però, che non è la sorte di questa amministrazione in palio, ma la vita di tutti i cittadini che non meritano di essere presi in giro. In questa sfida che dura da vent’anni, noi ci rifacciamo allo spirito di questa città e la sua voglia di riscatto, consapevole che se ognuno farà il suo dovere, il servizio sarà buono ed il costo potrà diminuire. Questa è la nostra responsabilità, – conclude la nota – decidete voi quella che sarà la vostra di fronte alla città.”

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