“Non sarà permesso a nessuno di deturpare il Nostro Mare concedendolo alle società petrolifere, sarebbe come rendere disponibile ai writers il Colosseo di Roma, come montare un ripetitore sulla Torre di Pisa”.
Queste le due metafore, rappresentate dal sindaco di Policoro, Rocco Leone, utilizzate solo qualche mese fa a seguito di una nota inviata al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e al Presidente della Regione Basilicata, che risale allo scorso mese di giugno, nella quale Policoro si opponeva alle integrazioni presentate dalla Società Transunion Petroleum Italia Srl in riferimento all’istanza di permesso di idrocarburi in mare “d 68 F.R-.TU”.
Oggi, all’ennesima istanza di permesso di prospezione in mare, questa volta avanzata dalla Schlumberger Italiana Srl, e pervenuta il 4 novembre scorso, il sindaco rincara la dose e si oppone alla richiesta “d 3 F.P-.SC”, ubicata nel Golfo di Taranto all’interno della zona marina “F”. “Tale domanda, fatta pervenire da parte della società Schlumberger Italiana Srl – dichiara Leone -non tiene conto della scelta di questo luogo (arco Ionico Basilicata/Calabria/Puglia) che ribadisce un secco e convinto noa tutte le istanze di permesso e di prospezione in mare fino ad ora pervenute, ritenute inadattabili con i bisogni, lo sviluppo sociale ed economico dei nostri territori che ormai da anni optano per un turismo sempre più di qualità che richiede, oltre ai servizi, la preservazione naturalistica, attività turistica che vede nel Mare la sua più grande attrazione”.“Questa Amministrazione, unitamente ad altre Città e d’intesa con la Regione Basilicata intende istituire Il Parco della Magna Grecia come collegamento tra Golfo di Taranto e Isole Ioniche Greche, – continua Leone -ricordando che la moderna Europa nasce sui valori insiti nella cultura Magno Greca, il cui momento più significativo è certamente questo tratto del Mediterraneo”.
Tale area rappresenta storicamente, culturalmente e naturalisticamente un espediente vitale per la Basilicata, infatti oggi si contano nella stessa 5 SIC (Siti di Interesse Comunitario) che sono stati ampliati a mare con D.G.R. n° 761/2013 e per i quali la Regione ha redatto un piano di gestione affinché tutte le azioni siano ispirate ai principi di tutela e di salvaguardia delle componenti ambientali e naturali.
Il Parco della Magna Grecia, con la valorizzazione delle risorse naturali, renderà sempre più ambita la fruizione turistica di qualità, che permetterà di creare nuovi posti di lavoro a tutto l’indotto turistico che si sta specializzando in questo senso.
“Per queste ragioni, non sarà permesso a nessuno di deturpare il Nostro Mare concedendolo alle società petrolifere, né tantomeno alla distruttiva tecnica dell’air-gun, – conclude il Sindaco con due nuove metafore – sarebbe come utilizzare il dipinto “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci come tovaglia da tavola o come servirsi della Galleria degli Uffizi di Firenze come luogo del mercato ortofrutticolo”.