Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera, nell’ambito dei controlli in materia di erogazioni nel settore del lavoro agricolo, ha accertato l’esistenza di una grossa truffa ai danni dell’Inps, finalizzata all’indebita percezione di indennità di disoccupazione.
L’indagine è scattata nel mese di marzo del 2009, a seguito della segnalazione, da parte dell’Inps, di alcuni indici di anomalia rilevati nei confronti di alcune aziende agricole ispezionate dall’Ente Previdenziale.
A conclusione degli accertamenti, nel corso dei quali sono stati esaminati migliaia di istanze e di documenti ad esse allegati, è emerso che i datori di lavoro presso i quali i falsi braccianti avevano indebitamente ottenuto, anche per vari anni consecutivi, le varie indennità, a fronte di un elevato numero di dipendenti dichiarati all’Ente Previdenziale, non presentavano caratteristiche strutturali (disponibilità di terreni, dotazione di macchine ed attrezzature agricole, acquisti di materie prime, concime etc..) adeguate ai volumi di manodopera impiegata.
I finanzieri della Tenenza di Policoro hanno appurato che la truffa ai danni dell’Inps è stata perpetrata mediante la presentazione di documentazione fittizia, tra cui falsi contratti di affitto dei terreni, sottoscritti anche a totale insaputa dei proprietari, al fine di giustificare così l’elevato impiego di manodopera, concretizzatosi nell’attestazione di 367 rapporti di lavoro, rivelatisi poi fittizi, che hanno interessato un totale di 177 braccianti agricoli.
Le giornate di lavoro dichiarate e mai effettuate dai dipendenti delle aziende coinvolte sarebbero oltre 26.000, a fronte delle quali l’Inps ha dovuto corrispondere indennità previdenziali di varia natura (disoccupazione, maternità, malattia ed assegni familiari agricoli) per un valore di oltre € 750.000,00.
I dipendenti, oltre a fruire indebitamente di tali indennità vedevano maturare contributi ai fini pensionistici per i quali non veniva effettuato il corrispondente versamento nelle casse erariali da parte del datore di lavoro, quantificati in circa 280.000 euro.
A conclusione delle indagini, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria, per truffa aggravata ai danni del bilancio pubblico nazionale, nove soggetti in qualità di organizzatori della truffa e 177 falsi braccianti per concorso in truffa.
Fonte: Comando Provinciale Guardia di Finanza Matera
L’indagine è scattata nel mese di marzo del 2009, a seguito della segnalazione, da parte dell’Inps, di alcuni indici di anomalia rilevati nei confronti di alcune aziende agricole ispezionate dall’Ente Previdenziale.
A conclusione degli accertamenti, nel corso dei quali sono stati esaminati migliaia di istanze e di documenti ad esse allegati, è emerso che i datori di lavoro presso i quali i falsi braccianti avevano indebitamente ottenuto, anche per vari anni consecutivi, le varie indennità, a fronte di un elevato numero di dipendenti dichiarati all’Ente Previdenziale, non presentavano caratteristiche strutturali (disponibilità di terreni, dotazione di macchine ed attrezzature agricole, acquisti di materie prime, concime etc..) adeguate ai volumi di manodopera impiegata.
I finanzieri della Tenenza di Policoro hanno appurato che la truffa ai danni dell’Inps è stata perpetrata mediante la presentazione di documentazione fittizia, tra cui falsi contratti di affitto dei terreni, sottoscritti anche a totale insaputa dei proprietari, al fine di giustificare così l’elevato impiego di manodopera, concretizzatosi nell’attestazione di 367 rapporti di lavoro, rivelatisi poi fittizi, che hanno interessato un totale di 177 braccianti agricoli.
Le giornate di lavoro dichiarate e mai effettuate dai dipendenti delle aziende coinvolte sarebbero oltre 26.000, a fronte delle quali l’Inps ha dovuto corrispondere indennità previdenziali di varia natura (disoccupazione, maternità, malattia ed assegni familiari agricoli) per un valore di oltre € 750.000,00.
I dipendenti, oltre a fruire indebitamente di tali indennità vedevano maturare contributi ai fini pensionistici per i quali non veniva effettuato il corrispondente versamento nelle casse erariali da parte del datore di lavoro, quantificati in circa 280.000 euro.
A conclusione delle indagini, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria, per truffa aggravata ai danni del bilancio pubblico nazionale, nove soggetti in qualità di organizzatori della truffa e 177 falsi braccianti per concorso in truffa.
Fonte: Comando Provinciale Guardia di Finanza Matera