Policoro: il vicesindaco Marrese si dimette, il gruppo “Futuro Comune” passa all’opposizione

Gianluca Marrese

Sembra lontana la soluzione della crisi al comune di Policoro.

Attraverso una lunga nota pubblicata sui social il vicesindaco Gianluca Marrese ha annunciato le sue dimissioni, con conseguente passaggio del gruppo di riferimento “Futuro Comune” alla minoranza.

Una decisione scaturita dopo la nomina dei due nuovi assessori D’Amico e Cacciatore, espressione del gruppo consiliare “Più Policoro”, che di fatto ha penalizzato il gruppo “Futuro Comune” con la fuoriuscita dalla giunta dell’assessore Daniela Di Cosola.

In questo modo il sindaco di Policoro Enrico Mascia potrà contare su una maggioranza risicata, avendo nove voti a favore rispetto agli otto della minoranza.

Di seguito la nota di Marrese:

“Con questa nota sofferta ma necessaria per mio dovere di coerenza e lealtà, finisce la mia bellissima esperienza in quel progetto vincente che nel 2017 ha portato alla guida della nostra città l’attuale amministrazione Mascia; un progetto che ho ritenuto autentico e che ho contribuito a creare, sposandolo sin da subito, ma che oggi cede purtroppo il passo ad un inaccettabile trasformismo dando avvio al cd. Mascia-bis.
Non posso, infatti, girarmi dall’altra parte di fronte a quella che ritengo un’autentica ingiustizia non solo nei confronti dell’ormai ex assessora Daniela Di Cosola e del gruppo consiliare del quale è stata espressione (Futuro Comune), ma in realtà di tutto il progetto che ha portato il centrosinistra policorese a vincere le scorse elezioni; non posso restare indifferente alle scelte operate dal Sindaco nella soluzione della crisi che ha portato al Mascia-bis, soluzione che ha di fatto sacrificato chi lo ha sostenuto con lealtà sin da subito, premiando chi, invece, come il gruppo (Più Policoro) di fatto ha battuto cassa pretendendo ed ottenendo ben due ruoli nell’esecutivo, senza aver sostenuto sempre il percorso amministrativo dell’attuale amministrazione. Di fronte a tutto questo io non resto attaccato alla poltrona perchè la mia dignità, quella di chi ha creduto in me, quella di chi ha creduto in questo progetto e la dignità del progetto stesso, valgono molto di più di una sedia comoda.
Al di là di ciò che è stato scritto nelle dichiarazioni del nostro Sindaco rese pubbliche qualche giorno fa, nelle quali si parla di percorrere i sentieri della coerenza nel dare spazio alla compagine politica da cui riviene il consigliere Agresti, per averlo appoggiato al ballottaggio e al di là del fatto che si parli di crisi in una pseudo-accezione positiva, la realtà è un’altra e io non posso ignorarla.
Pur edulcorando, infatti, il concetto di crisi politica nel comunicato suddetto, evidenzio che la stessa, da un lato, si sarebbe potuta evitare anche se, probabilmente, viene naturale pensare, è stata artatamente cagionata per arrivare ad ottenere quanto preteso, dall’altro, è innegabile che se crisi si è aperta, essa è stata causata solo ed esclusivamente, come ho precisato innanzi, da un gruppo di tre consiglieri (Gallitelli, Montano ed Agresti), che allo stato sono all’opposizione per non aver votato all’atto di approvazione il DUP dello scorso luglio, ed avendolo dichiarato in un comunicato stampa del 9 agosto scorso, dando di fatto avvio alla fase di un vero e proprio ricatto teso a contraccambiare l’appoggio in consiglio con due cariche assessorili. Ne discende che l’attuale Giunta è la risultanza di una vera e propria ingiustificata pretesa, accordata dal nostro sindaco, così dirimendo la pseudo-positiva crisi percorrendo un sentiero di “coerenza” che nella sostanza si è concretizzato nell’assecondare un ricatto e nel restituire alla città un progetto differente e stravolto rispetto a quello in cui aveva creduto. Chissà se Einstein ci ha lasciato una definizione anche per questo stato di cose e per i pugni battuti sul tavolo dal Gruppo (Più Policoro) per ottenere tutto questo sui “sentieri della coerenza” e del malcelato conto da pagare alla terza forza emersa alle scorse elezioni!
Queste logiche sono lontane da ciò in cui avevo creduto, dal progetto che ho contribuito a portare alla vittoria nell’interesse della città di Policoro e dalla lealtà e onestà intellettuale che devono sempre muovere le scelte di chi fa politica, per poterla fare davvero a mani libere.
Certo non lascio a cuor leggero per tantissime ragioni: per le tante importanti iniziative in favore della città di Policoro, quelle portate a termine, quelle da ultimare e quelle da avviare; per la bella esperienza vissuta con tutti coloro, amministratori e dipendenti, con i quali ho avuto l’onore di lavorare e confrontarmi; per aver superato la delusione della sconfitta della tornata elettorale del 2012, che mi vedeva candidato sindaco, candidandomi nel 2017 a sostegno del Sindaco Mascia e per aver affidato le oltre 500 preferenze, che mi attestavano come il primo degli eletti in seno al consiglio comunale, nelle sue mani, dimettendomi e accettando il ruolo di vicesindaco, dando così fiducia piena al sindaco stesso, con la rinuncia ad un posto sicuro tra i banchi del consiglio, lavorando duramente e sempre con estremo rispetto e lealtà nei confronti del MIO sindaco.
Ovviamente, tengo a precisare che tutto quanto espresso in questa nota non attiene alle persone perbene e rispettabilissime che compongono la Giunta e il Consiglio tutto, ma è una questione imprescindibile di metodo e di scelte non condivise e non condivisibili; e se è vero che, come ha tenuto a precisare il sindaco nel summenzionato comunicato del 12 “La faccia è la mia e a questo obbligo d’onore non intendo venir meno”, è altrettanto e conseguentemente vero che chi opera delle scelte deve assumersi le responsabilità per aver letteralmente mortificato e allontanato un gruppo di consiglieri che sinora lo hanno sostenuto senza se e senza ma, nè può pretendere che dette responsabilità siano spalmate per comodità su altri.
Ho retto finora in silenzio questo brutto momento, confidando nella capacità del Sindaco di risolvere la problematica, rispettandone il ruolo, sperando che tutto potesse rientrare nella normalità con soluzioni ragionevoli che premiassero la lealtà e non le pretese, ho compreso persino l’assurda richiesta di dimettermi pervenutami dal sindaco stesso qualche mattina fa, perché ho capito le difficoltà di un uomo tirato e strattonato da più parti; ma dinanzi a quanto accaduto ieri con la revoca a scapito di chi lo ha sostenuto sempre e senza pretendere alcunché, non posso restare inerme.
Per tutto quanto innanzi detto, con la presente rassegno formalmente le mie irrevocabili dimissioni dai ruoli indicati in oggetto.
Auguro al Sindaco, alla nuova Giunta e ai 9 consiglieri della rinnovata maggioranza delineatasi a seguito del Mascia-bis, che sicuramente sarà in grado di andare avanti, un buon lavoro per la nostra Policoro e per il bene della nostra comunità; comunità che amo e al servizio della quale resterò sempre”.

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