Niente più rosso per la Basilicata; ora è il giallo che caratterizza la regione nelle mappe post elettorali grazie alla netta affermazione del Movimento 5 Stelle, che ha raccolto ampi consensi in terra lucana così come in tutti i collegi del Mezzogiorno. In Lucania i pentastellati hanno superato abbondantemente il 40% delle preferenze in entrambe le Camere, arrivando quasi a doppiare quelle raccolte nella tornata elettorale del 2013, quando arrivarono a un comunque lusinghiero 23%.
A seguire la coalizione di centrodestra, ferma al 25%, con una Lega in prepotente crescita, Fratelli d’Italia sostanzialmente stabile e in calo Forza Italia.
Sicuramente male il centrosinistra che, fermandosi al 21%, perde ben dieci punti percentuali rispetto al 2013: per il Pd appena due parlamentari lucani rispetto agli otto che entrarono nelle Camere nella passata tornata elettorale.
Il quadro emerge con forza dai dati ufficiali pubblicati dal ministero dell’Interno sul sito Eligendo.
Nella circoscrizione Senato Saverio De Bonis è il più suffragato e risulta eletto in quota uninominale grazie a 123.118 preferenze, pari al 43%.
Secondo il leghista Pasquale Pepe, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che ottiene 74.528 voti ovvero il 26,03%.
Solo terzo Gianni Pittella, presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo e esponente della coalizione di centrosinistra, che si ferma a 61.203 preferenze, il 21,37%.
Al quarto posto la candidata di Liberi e Uguali, Cristiana Coviello, con 16.305 voti ovvero il 5,69%.
Lo stesso trend si ritrova per la Camera dei Deputati, con la netta affermazione del Movimento 5 Stelle sia nella circoscrizione Potenza che in quella di Matera.
A Potenza in quota uninominale viene eletto il candidato pentastellato Salvatore Caiata, espulso dal Movimento per l’indagine che lo vede coinvolto a Siena; per lui 60.706 voti ovvero il 42,07%.
Secondo il candidato del centrodestra Nicola Benedetto, imprenditore bernaldese e già assessore regionale nella giunta di centrosinistra guidata da Marcello Pittella, che raccoglie 35.357 voti, il 24,50%.
Terza piazza per il centrosinistra con Guido Viceconte, già esponente di spicco del Popolo delle Libertà e sottosegretario nel governo Berlusconi: si ferma a 31.793 preferenze (22,03%).
Infine Roberto Speranza, di Liberi e Uguali, che raccoglie il 6,87% pari a 9.913 voti.
Nella circoscrizione Matera la vittoria all’uninominale va a Gianluca Rospi, eletto grazie a 78.452 preferenze ovvero il 46,29%.
Distanziato di più di venti punti percentuale il candidato del centrodestra Nicola Pagliuca che ha raccolto 44.308 preferenze, il 26,14%.
Solo terza Francesca Barra, il nome noto scelto direttamente da Matteo Renzi per il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra: per lei appena 29.754 voti, il 17,55%.
Infine Filippo Bubbico, di Liberi e Uguali, che ha raccolto 10.306 voti, il 6,08%.
In tutti i collegi al quinto posto sono arrivati gli esponenti della lista “Potere al Popolo” che hanno superato la quota dell’1%.
Con questi dati si possono già ipotizzare le prime elezioni e le prime esclusioni eccellenti dal nuovo Parlamento anche se il complesso calcolo relativo alla quota proporzionale potrebbe regalare qualche sorpresa.
Alla Camera, oltre a Rospi e Caiata, dovrebbero entrare, in quota Cinque Stelle, anche la deputata uscente Mirella Liuzzi e Luciano Cillis. Il Partito Democratico dovrebbe portare Vito De Filippo mentre Forza Italia Michele Casino. Tuttavia, in base ai calcoli proporzionali e alla conta dei resti, potrebbero rientrare nei giochi per l’assegnazione dei seggi anche Pasquale Di Lorenzo (Fratelli d’Italia), Filippo Bubbico (Liberi e Uguali) e Antonio Cappiello (Lega).
Non ci saranno invece Francesca Barra e Guido Viceconte, bocciati all’uninominale, così come Nicola Benedetto a causa della performance non proprio brillante di “Noi con L’Italia” che, a livello nazionale, non ha raggiunto il quorum necessario del 3% per entrare in Parlamento.
Al Senato certa l’elezione del pentastellato De Bonis; assieme a lui dovrebbero essere eletti anche il senatore uscente Vito Petrocelli assieme a Agnese Gallicchio e Arnaldo Lomuti. Gli altri tre posti dovrebbero essere suddivisi tra Salvatore Margiotta (Pd), Giuseppe Moles (Forza Italia) e Pasquale Pepe (Lega).
Anche in questo caso ci saranno esclusioni eccellenti come quella di Maria Antezza, senatrice uscente del Pd e tre legislature in Parlamento, e di Cosimo Latronico, deputato uscente candidato con “Noi con l’Italia”; dovrebbe invece rientrare Pittella, nonostante l’opaca prestazione raccolta in Basilicata, in virtù della sua candidatura “salvagente” nel collegio Campania 3 che comprende la provincia di Salerno.