“Porte aperte in Provincia”, in questi anni, ha visto la partecipazione di centinaia di studenti di ogni scuola di ordine e grado provenienti da tutti e 31 i comuni. Ragazze e ragazzi curiosi di conoscere l’istituzione e chi la governa, pronti a imparare e a fornire il proprio contributo.”
Con queste parole il presidente Franco Stella ha accolto le quinte classi, della sezione B e C, dell’Istituto comprensivo di Policoro impegnati in un percorso di educazione alla cittadinanza attiva che ha visto la consigliera provinciale Giusy Favoino portavoce della loro istanza di conoscere da vicino la Provincia. Menti giovani e attente che si stanno preparando per essere buoni cittadini partendo proprio dalla conoscenza del funzionamento dei presidi locali.
Numerose le domande al presidente Stella, al vicepresidente Garbellano e al presidente del Consiglio Chietera; partendo dalle competenze dell’Ente fino alla curiosità di sapere se al presidente il proprio lavoro piace: “il privilegio di potere rappresentare l’intero territorio, con le sue 31 comunità, e impiegare ogni sforzo possibile per garantire ai cittadini servizi necessari tra i quali il trasporto e la sicurezza scolastica, ha fortemente motivato il mio mandato. Sicuramente, come ogni buon padre di famiglia, avrei voluto poter disporre di maggiori risorse per non far mancare nulla e soddisfare le necessità dei cittadini. Ma anche nelle ristrettezze che hanno contraddistinto l’operato di questa amministrazione, abbiamo impiegato tutte le energie possibili per realizzare l’interesse collettivo.”
Moltissimi quesiti sul tema della viabilità: “cosa fate quando arrivano le avversità atmosferiche, come si riparano le strade, perché quando è brutto tempo alle volte non ci fate uscire”. La concretezza, misura del bisogno di risposte che i bambini hanno, ha accompagnato la durata di un incontro ricco di piacevoli sorprese.
“Abbiamo bisogno di conoscere per decidere, come diceva il presidente Einaudi, – ha concluso il presidente Franco Stella – e la presenza di questi bambini dimostra che c’è sete di sapere, di conoscere quello che accade partendo dai luoghi dove maturano le scelte che coinvolgono tutti. La consapevolezza ci rende cittadini responsabili e coerenti, valori importanti che fatti propri aiutano a capire il senso dell’etica in questi tempi moderni. Il livello di partecipazione e di maturità manifestato da questi bambini è incredibile, un esempio per tutti e soprattutto per me che non li scorderò facilmente.”