“Le nostre bellezze naturali devono essere tutelatale a 360 gradi perché, salvaguardare l’ambiente che ci circonda, significa proteggere la nostra salute e quella delle generazioni future.”
È quanto dichiara il deputato lucano del Movimento 5 Stelle Gianluca Rospi.
“Sebbene il Mediterraneo, con la sua forma, le sue diversità di paesaggi e la sua storia, aggiunge, occupa circa l’1% della superficie marina mondiale – prosegue Rospi – ospita circa il 15% della biodiversità marina. Al suo interno, il Golfo di Taranto, culla della civiltà classica e di biodiversità, è tra le 10 aree più importanti da dover tutelare nel Mediterraneo. Parliamo di meravigliose spiagge che accolgono numerose varietà faunistiche e di un’area marina dove sono presenti specie di cetacei, pinnipedi e tartarughe marine.
È proprio per questo motivo che a ottobre 2018 è stata depositata una proposta di legge a mia prima firma, e sottoscritta anche da numerosi altri parlamentari, per tutelare la biodiversità nel Mar Jonio attraverso l’inserimento di tutto il Golfo di Taranto, da Santa Maria di Leuca, punta meridionale della Puglia, fino a Capo Spartivento, punta meridionale della Calabria, tra le aree di reperimento, passaggio fondamentale e prioritario per avviare l’iter per la creazione del primo santuario dei cetacei del Mediterraneo, interamente sul territorio italiano.
La creazione dell’area marina protetta del Golfo di Taranto costituirebbe la proposta più importante nell’area marina italiana e mediterranea, dando una risposta concreta al rischio ambientale che l’estrazione petrolifera, in quest’area marina, potrebbe significare.
Il Golfo di Taranto e le coste lucane, pugliesi e calabresi, non possono più essere sinonimo di raffinazione di petrolio, oleodotti e acciaierie ma, al contrario, conclude il parlamentare, devono essere considerate un’inestimabile risorsa per il paese, ad iniziare dal riconoscimento del loro patrimonio universale di biodiversità.
La salvaguardia dell’ambiente naturale prima di tutto.”