E’ stata presentata lunedì mattina nella sala Verrastro della Regione Basilicata la relazione definitiva dell’ultimo monitoraggio sull’area utilizzata dalla società Tecnoparco Valbasento e sui rifiuti prodotti dall’estrazione petrolifera e di gas che nell’impianto della società vengono trattati.
All’incontro erano presenti l’assessore all’Ambiente e territorio, Aldo Berlinguer, il direttore generale dell’Arpab, Aldo Schiassi, i tecnici dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), Bologna e Matteocci, e i sindaci di Pisticci e Ferrandina.
Dalle analisi effettuate attraverso un campionamento attento dell’ambiente, dei fanghi, delle acque di scarico, dell’alveo del fiume Basento mediante l’installazione di piezometri sull’intera area, sia i tecnici dell’Arpab che quelli dell’Ispra hanno confermato una presenza di sedimenti radioattivi inferiori ai livelli previsti dalla normativa nazionale ed europea.
Lo stesso direttore Schiassi ha confermato l’inesistenza di un aumento di radionuclidi e una mancanza di concentrazioni superiori alle percentuali di radioattività già presente in natura.
In alcuni incontri dei mesi passati, le parti in questione avevano convenuto la sospensione della circolazione degli autobotti che trasportano acque reflue dalle aree dell’estrazione petrolifera a Ferrandina, sede della Trenoparco che qui ne effettua la depurazione e i successivi scarichi.
“La sospensione dei flussi degli autobotti sulla Basentana ha giovato – ha commentato l’assessore – ma non è certo una soluzione ottimale e dobbiamo lavorare celermente per un’alternativa. I dati di oggi confermano – ha aggiunto – che pericoli di radioattività per l’ambiente e la salute delle comunità locali, quei reflui non ne generano. Gli approfondimenti svolti nei laboratori degli enti competenti sono stati utili a fugare ogni dubbio”.
I lavori di monitoraggio dei laboratori degli enti competenti sono stati svolti grazie alla disponibilità manifestata dagli operatori. Il flusso degli autobotti sarà del tutto esiguo, se non del tutto inesistente, nelle prossime settimane, atteso il fermo impianto del Cova, già disposto da Eni per ragioni manutentive.
“Mi compiaccio per il lavoro svolto da Ispra ed Arpab – ha concluso l’assessore Berlinguer. Quando si tratta di salute e ambiente dobbiamo essere inflessibili e la voce autorevole di Enti specializzati ci rassicura non poco. Dobbiamo lavorare però anche sulla comunicazione, in modo da rendere i cittadini edotti delle cose fatte”. Il monitoraggio di Arpab non si ferma comunque qui, avendo i tecnici e il direttore annunciato che l’Agenzia sta raccogliendo documentazione anche attorno alla finale destinazione dei fanghi di lavorazione.
Nuovi incontri sull’argomento si terranno pertanto nei prossimi mesi anche attorno ad altre vicende relative al processo petrolifero in senso ampio. È quanto hanno chiesto i rappresentanti del Comune di Pisticci trovandosi d’accordo con l’assessore Berlinguer.
Plauso espresso anche dai rappresentanti sindacali per il lavoro svolto dalle Istituzioni.