La consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, ha presentato oggi alla stampa, l’osservatorio regionale sullo smart working
“L’Osservatorio regionale – ha detto Pipponzi – si propone di avviare una progettazione comune e condivisa per lo sviluppo della cultura dell’innovazione dei modelli di lavoro in ottica di Smart Working e lavoro agile, definendo metodologie, a supporto dei decisori pubblici e privati per l’implementazione di misure concrete a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e individuazione di adeguate politiche attive per il lavoro e il welfare.
Ciò richiede un’azione sinergica con le istituzioni e le parti sociali, alla luce delle nuove disposizioni normative che investono il mondo del lavoro con particolare riguardo al «lavoro agile», indicato dal Governo come misura ordinaria di lavoro, fortemente raccomandata, stante tra l’altro, la sua originaria mission di efficace misura a sostegno della conciliazione tra i tempi di vita/famiglia e i tempi di lavoro”.
“Prendere in considerazione, allo stato attuale, lo “Smart Working” – ha aggiunto Pipponzi – significa soprattutto considerare la sostenibilità come fondamento dell’organizzazione pubblica e privata, in una parola, quale base nuova dell’organizzazione del lavoro con tutti i concetti di sostenibilità che possono emergere da questo nuovo “standard” e che ricomprende il benessere organizzativo, il ragionevole uso delle risorse ambientali, la sostenibilità finanziaria, l’attenzione al cliente, la promozione dell’innovazione tecnologica per la preservazione dell’ambiente, il rispetto dell’uguaglianza di genere, l’attenzione ai disabili, il rispetto e la considerazione del lavoratore in una nuova chiave di autonomia e responsabilità”.
Da queste considerazioni è scaturita l’idea di istituire l’ Osservatorio regionale sullo smart working.
L’obiettivo è quello di individuare e analizzare le tendenze e le sfide del mercato del lavoro che sta evolvendosi.
L’Osservatorio avrà il compito di produrre e diffondere la conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadine e cittadini, tramite il monitoraggio dei modelli di lavoro innovativi, al fine di migliorare la produttività delle organizzazioni e la qualità di vita del lavoro e di supportare ulteriormente i soggetti a maggiore rischio di marginalizzazione dal mercato del lavoro.
L’osservatorio si occuperà: dell’analisi e della raccolta dei dati in materia di Smart Working con le istituzioni di competenza, le imprese e le pubbliche amministrazioni; di attività di ricerca multidisciplinare sull’attuazione dello Smart Working e sulla sua sostenibilità; della realizzazione di casi studi e best practice che hanno adottato lo Smart Working per le donne lavoratrici; della realizzazione di workshop tematici; della redazione di rapporti annuali sulle imprese e pubbliche amministrazione che hanno adottato lo Smart Working; della progettazione e realizzazione di percorsi formativi dedicati; dell’avvio di esperienze di partecipazione progettuale legittimata e modellizzata, basata su patti territoriali e settoriali per il lavoro e su percorsi progettuali condivisi.
Diretto dalla Consigliera Regionale di Parità, l’Osservatorio sarà costituito da un Comitato di indirizzo e da un Comitato Tecnico Scientifico.
- a) Comitato di indirizzo (composto da membri permanenti)
– Presidente dell’Osservatorio nella persona della Consigliera regionale di Parità
– Un rappresentante del dipartimento lavoro, formazione della Regione Basilicata
– Direttore regionale ITL – Ispettorato Nazionale del Lavoro o un suo delegato/a
– Direttore regionale INPS – Istituto Nazionale Previdenza Sociale o un suo delegato/a
– Direttore regionale INAIL – Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro o un suo delegato/a
– Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata o un suo/sua delegato/a
– Un/una rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale – MIUR
- b) Comitato tecnico scientifico
b.1 Membri permanenti
– Presidente del CTS nella persona della Consigliera regionale di Parità
– Responsabile scientifico per la ricerca e la formazione
– Un rappresentante per ciascuna organizzazione sindacale e datoriale presente in Basilicata
– Un rappresentante di Sviluppo Basilicata
– Un rappresentante del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio della Basilicata
b.2 Esperti (da individuare a seguito di manifestazione di interesse)