Un regolamento urbanistico nel pieno rispetto del patrimonio archeologico ed ambientale di cui dispone Policoro: la visione di una città vivibile, sostenibile e al passo con i tempi. Grande partecipazione di pubblico sabato sera, presso la sala consiliare del Comune, per la presentazione della proposta di regolamento urbanistico illustrato dall’arch. Lorenzo Rota, incaricato dal Comune per redigere la nuova visione di Policoro moderna, fruibile e sostenibile. A fare gli onori di casa, il Sindaco della città di Policoro, Rocco Leone, e il vicesindaco, Assessore all’Urbanistica, Enrico Bianco. “La relazione dell’arch. Rota – dichiara il primo cittadino – ha dato una visione di Policoro dal grande fascino: di una città che fa sognare. Si è partiti dal nuovo concetto di risparmio del consumo del territorio, sottraendo all’edificazione circa 140 ettari di terreno previsto da vecchio piano regolatore. Un’idea che tratta con serietà il delicato tema della tutela ambientale, perché in un periodo in cui i fenomeni alluvionali aumentano sempre di più, sottrarre alla edificabilità significa anche fare prevenzione”. “Siamo andati ad agire – prosegue il sindaco – su una vecchia zona artigianale identificata inizialmente più verso l’entroterra e concentrandola a ridosso della statale 106, rendendo quell’area agricola; il vecchio R.U. “Restucci”, inoltre, prevedeva un centro direzionale con numeri enormi adatti a grandi metropoli, che non teneva conto di una realtà più contenuta come quella di Policoro; abbiamo rivisto alcune zone a nord della città, dove i cittadini venivano vessati e pagavano tasse per zone edificabili”. “Slide e fotogrammi – conclude Leone – che hanno proiettato la nostra Policoro munita di piste ciclabili in ogni quartiere ed aree pronte ad ospitare alloggi popolari che vivranno in armonia con il tessuto sociale, senza il rischio di realizzare veri e propri ghetti; una città piena di spazi verdi e parchi”. “Uno degli aspetti importanti evidenziati in questo Regolamento Urbanistico – dichiara l’assessore al ramo, Enrico Bianco – è l’assoluta valorizzazione dell’area archeologica, che sarà un tutt’uno con la città, inglobata nel tessuto sociale cittadino, nel pieno rispetto dell’immenso patrimonio archeologico di Siris ed Herackleia”. “Altro aspetto da non sottovalutare sarà il raccordo di tutti quei comparti che oggi sembrano periferia e distanti dal centro cittadino: operazione fondamentale per non sfaldare il tessuto sociale della città stessa”. “Massima attenzione, infine – conclude Bianco – sarà data ai percorsi ecologici, alla viabilità, alla bioedilizia, guardando esclusivamente alla città e a come la vedremo tra 20 anni”.