“Se condividi, sei anche tu responsabile.”
Con questa riflessione l’Ispettore della Polizia postale di Matera, Filippo Squicciarini, ha voluto iniziare la giornata di sensibilizzazione ai temi del cyberbullismo, del bullismo e delle insidie che si possono nascondere nella rete, organizzata dalla Polizia di Stato e dall’I.I.S Pitagora di Policoro in merito al progetto “Pretendiamo legalità”.
Una giornata che ha coinvolto le classi del biennio e del triennio, che in momenti separati hanno potuto ascoltare le grandi verità messe in evidenza dall’Ispettore che con semplici esempi, ha dimostrato come l’affascinante mondo della rete interne e dei social media possono essere nido di insidie e di illegalità.
“Strumenti – ha detto l’Ispettore Squicciarini -che sono alla portata di tutti, che non richiedono per entrare o per iscriversi nessun documento, ma che proprio per questo possono essere pericolosi e devono essere utilizzati con attenzione e cautela. A tutti piace avere tantissimi followers, ma dobbiamo sempre ricordare che dietro ad followers esiste una persona a noi completamente sconosciuta alla quale, volontariamente offriamo notizie su di noi e soprattutto nostre fotografie. E cosa importante da ricordare, una volta postata, una foto rimane in rete per sempre e può’ essere utilizzata anche per scopi non proprio piacevoli.”
Tante le riflessioni scaturite dall’incontro con la Polizia per i ragazzi dell’IIS Pitagora di Policoro che guidati dalla docente di diritto Adriana Valentini, dalla Vice preside Olga Colletta e dalla Professoressa di lettere, Rosanna Milione, hanno posto domande e letto riflessioni sul tema del cyberbullismo, del bullismo e della legalità.
“Una giornata importante – ha detto la Dirigente scolastica dell’IIS Pitagora, Maria Carmela Stigliano – per la quale ringrazio la Questura di Matera e il Questore Eliseo Nicoli. L’evento è stato coordinato con il Vice questore Roberto Cirelli e ringrazio l’Ispettore Filippo Squicciarini per aver voluto dedicare il suo prezioso tempo, con i nostri ragazzi che hanno compreso anche grazie alle sue parole come sia facile poter cadere nella trappola della rete se non la si usa con consapevolezza e attenzione. La tecnologia ormai fa parte della quotidianità soprattutto dei ragazzi rapiti dalla moda dei social media. Ed è per questo che bisogna educarli ad un uso consapevole e sicuro, perché anche nella rete dobbiamo pretendere legalità.
La scuola deve essere la casa della legalità e per questo sarò sempre al fianco della Polizia e delle forze dell’Ordine per promuovere eventi e progetti come quello di lunedì perché gettare il seme della legalità è uno degli obiettivi primari dell’Istituzione scolastica che mi onoro di rappresentare”.