Il legale della famiglia Orioli, l’avvocato Francesco Auletta, ha reso noto che l’osso ioide di Luca, trovato morto insieme alla fidanzata, Marirosa Andreotta, la sera del 28 marzo 1998, nel bagno della casa della ragazza, a Policoro, sarebbe scomparso e per questo l’avvocato presenterà una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di Matera.
Un dato inquietante anche perchè il 27 gennaio 1996, quando venne eseguita un’altra autopsia sui cadaveri dei due giovani, l’osso ioide di Orioli c’era e, dopo l’esame, fu riposto nella bara.
Auletta ha spiegato che di ciò vi è traccia nel verbale di quella autopsia. La scomparsa dell’osso ioide di Orioli – ha spiegato il legale – è stata accertata a Bari, nell’Istituto di medicina legale, dove è cominciata l’autopsia sui cadaveri dei due studenti universitari, riesumati venerdì scorso nel cimitero di Policoro.
Autopsia durata più di quattro ore da parte degli specialisti Francesco Introna e Simona Corrado che, a partire da lunedì 20, avvieranno ulteriori analisi anche a carattere strumentale e di laboratorio.
I due specialisti, secondo quanto reso noto dall’avvocato Auletta, difensore di Olimpia Fuina, cercheranno anche tracce di dna estraneo ai due giovani.
Sempre secondo il legale, gli esami richiederanno più tempo di quanto previsto ed è quindi già in fase di valutazione una richiesta di proroga dei 60 giorni assegnati dalla Procura per fornire i risultati.
I cadaveri dei due giovani sono stati riesumati venerdì scorso nel cimitero di Policoro, su disposizione del pm di Matera, Rosanna De Fraia, dopo che, nel luglio scorso, il gip, Rosa Bia, aveva respinto la richiesta di archiviazione della Procura.
Dopo la riesumazione, nell’ospedale di Matera, i due cadaveri sono stati sottoposti alla tomografia assiale computerizzata: i primi risultati dovrebbero conoscersi nel giro di pochi giorni.