“Il presidente Bardi e l’assessore Cupparo facciano luce sulla questione e individuino le responsabilità del caso. Se dovessero emergere delle responsabilità politiche o amministrative – continua il segretario della Femca – saremmo al paradosso di una regione che, anziché attrarre imprenditori e investimenti in settore innovativi per dare risposta a migliaia di disoccupati scolarizzati, fa scappare i potenziali investitori. In un momento come questo un investimento di questa portata – si parla di 350 posti di lavoro a regime e 45 tecnici prevalentemente ingegneri – sarebbe stato una boccata d’ossigeno per la Valbasento e una straordinaria opportunità per tanti disoccupati locali. Del resto, è utile ricordaere che la Basilicata conta già un importante insediamento nel settore aerospaziale e che ci sarebbero pertanto le condizioni per immaginare un vero e proprio distretto tecnologico dell’aerospazio, anche cambiando la destinazione d’uso di alcune infrastrutture localizzate in Valbasento come la pista Mattei”.
“In attesa dei necessari chiarimenti della Regione – conclude Carella – il nostro auspicio è che ci siano le condizioni per far cambiare idea alla Exos con il coinvolgimento delle parti sociali e imprenditoriali. La Basilicata post Covid non può permettersi di rinunciare a nuovi investimenti, altrimenti corriamo il rischio di aggravare ulteriormente il processo di desertificazione industriale che nel corso degli anni passati ha distrutto posti di lavoro e compromesso il futuro di un’intera regione”.