Rifiuti in provincia di Matera; nota della Ola

Ola

“Dopo Fenice e il cementificio di Barile in provincia di Potenza, anche Matera e la sua provincia avrà il suo cementificio-inceneritore dove bruciare i rifiuti”. Lo afferma l’Organizzazione lucana ambientalista, secondo cui “la Italcementi Spa di Matera ha presentato presso la Regione Basilicata ai fini del rilascio di autorizzazione VIA/AIA il “progetto per l’incremento e utilizzo di rifiuti non pericolosi come combustibile fino a 60.000 tonnellate/anno dei codici Cer già autorizzati in Aia, con aggiunta del codice Cer 19.12.10 descrittivo del rifiuto non pericolcoloso denominato Cdr. “Utilizzando il recente decreto ministeriale dell’ex ministro Corrado Clini, oggetto di dure opposizioni e che permette di assimilare il CSS alla biomassa  – fa sapere la Ola – il progetto per l’utilizzo ed ampliamento dell’incenerimento di rifiuti nel cementificio di Matera dell’Italcementi SpA, sicuramente porrà problematiche ambientali non di poco conto per la città dei Sassi, già alle prese con i problemni della discarica La Martella”.

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