Sono disponibili i primi dati sul biomonitoraggio ambientale mediante l’utilizzo delle api per il controllo della radioattività nel territorio di Rotondella. “Presentato nel centro jonico lo scorso 23 marzo dall’amministrazione comunale, il progetto – rende noto l’ufficio stampa del comune – ha l’obiettivo di controllare l’eventuale presenza di radionuclidi artificiali sul territorio rotondellese e viene realizzato da un ente super partes come l’Università di Bologna che affianca e completa le misure strumentali su campioni di suolo, acqua, aria e vegetali effettuati da Asl ed Enea.
L’esperienza di monitorare l’ambiente con le api, da sempre considerate sentinelle sul territorio, ha preso corpo in diversi Paesi europei e soprattutto in Italia, con la ricerca sistematica su grandi aree dei pesticidi”.
Per Walter Lobreglio, vicesindaco ed assessore all’ambiente “questi primi risultati contribuiscono a dissipare dubbi che da più parti e con una certa frequenza vengono adombrati sulla presenza dell’impianto Itrec – Trisaia”.
La prima fase del progetto si concluderà nel prossimo novembre con la presentazione dei dati raccolti da parte di Ghini e Porrini, ricercatori dell’Università di Bologna.
“Il progetto –prosegue Lobreglio- andrà avanti per almeno un triennio. Importante sarà il coinvolgimento nelle fasi successive del progetto dei comuni vicini espandendo così l’area d’indagine anche ad altri possibili fenomeni di inquinamento del territorio considerando che il bio-monitoraggio ambientale con le api va inteso non solo come strumento di controllo ma come supporto nella conduzione di buone pratiche a tutela dell’ambiente e del territorio”.
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