Verrà presentato a Rotondella sabato 5 ottobre, nella Sala multimediale “R. Laguardia”, alle ore 18.00 il volume di Alfonso Pascale “Radici & Gemme” (La società civile delle campagne dall’Unità ad oggi) uscito nel corso del 2013 per Cavinato Editore International di Brescia.
A discuterne, insieme all’autore, il sindaco di Rotondella Vincenzo Francomano, l’assessore allo Politiche agricole del centro jonico Vincenzo Montesano, il presidente dell’Ordine degli Agronomi Carmine Cocca e Donato Scavone, presidente della cooperativa Prisma.
L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle politiche agricole del centro jonico.
Alfondo Pascale, già vice-presidente nazionale della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e fondatore della Rete Fattorie Sociali, è autore di diverse pubblicazioni che trattano temi legati alle diverse agricolture come “Partire dal territorio” e “Il ’68 nelle campagne”.
Il libro si avvale della prefazione del professor Franco Ferrarotti, professore emerito di Sociologia all’Università di Roma “La Sapienza”.
Il saggio ricostruisce fatti e idee riguardanti i ceti rurali: contadini, proprietari, pescatori, artigiani, mercanti, piccoli industriali del settore alimentare, professionisti e tecnici.
Un mondo variegato e fortemente intrecciato coi luoghi degli scambi e con la vita delle città, che ha saputo conquistarsi, in forme originali e a volte contraddittorie, lo spazio politico e sociale per trasfondere nella contemporaneità i propri valori.
Nel saggio si descrive, pertanto, il fenomeno della nuova ruralità – comparso in Europa tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso – e le forme peculiari con cui si manifesta nelle regioni mediterranee, in continuità con una tradizione che si caratterizza per una maggiore integrazione tra città e campagna, nonché per una diffusa presenza della pluriattività e dell’economia informale.
“Il voluminoso, attento studio di Alfonso Pascale – scrive Franco Ferrarotti nella prefazione – si sviluppa sulla base di un’impostazione altamente originale e per questa ragione andrà letto e discusso.
Esso va al di là del puro resoconto storico o economico-statistico così come non si limita a commentare un passo alla volta e una fase dopo l’altra, l’evoluzione politico-istituzionale e demografica del nostro Paese.
Ciò che in effetti colpisce in questo libro è il tentativo, a mio giudizio largamente riuscito, di raccontare lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia nel corso degli ultimi due secoli secondo un’impostazione globale, in cui aspetti culturali e storici, economici e politici, sindacali e istituzionali variamente interagiscono, si incrociano, si scontrano e dialetticamente si fronteggiano”.