Rotondella: Vito Agresti presenta la sua candidatura a sindaco

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Si è tenuto sabato 8 marzo, presso la Sala Consigliare Antonio Bianco di Rotondella, l’incontro con la popolazione del candidato sindaco Vito Agresti. L’ampia partecipazione di pubblico (la sala era stracolma) ha vivacizzato l’incontro e ha fatto emergere interessanti elementi di riflessione per la piattaforma programmatica a cui il candidato sta lavorando con il suo Comitato.

Nel corso dell’incontro Agresti ha reso pubblici alcuni elementi della formazione elettorale che si sta componendo e che risulta quasi completa. “Sarà una lista civica – ha detto – senza schemi e logiche di partito”.

Agresti ha volutamente evitato toni polemici nei confronti dei potenziali avversari. In merito al mandato amministrativo che volge a conclusione, ha però sottolineato la “totale assenza di opere strutturali e la mancanza della pur minima visione programmatica”. “Poche e non valide – a parere di Agresti – le opere pubbliche realizzate, tra cui la rotonda inutile di Rione Mortella, un biglietto da visita poco positivo per il territorio”.

Ci sarebbe stato molto da lavorare, invece, su Rotondella due, dove l’amministrazione ha fatto poco o nulla. “Si tratta, invece, del punto nevralgico dello sviluppo territoriale e non può rimanere come è, senza un vero e programmato sviluppo urbanistico.”

Le novità della sua lista, ha poi aggiunto, riguarderà soprattutto le logiche di composizione. La rottura con il passato sarà garantita dal coinvolgimento di “donne e uomini liberi e assolutamente privi di interessi politici”. E’ questa una condizione indispensabile, secondo il candidato sindaco, per evitare situazioni che hanno già danneggiato i cittadini per legami impropri tra imprenditoria e politica.

Al quinquennio amministrativo di Francomano è stato poi imputato il mancato coinvolgimento della popolazione nelle decisioni. “Mai un incontro pubblico organizzato per discutere l’utilizzo delle risorse. La partecipazione è stata sbandierata a parole ma mai attuata”.

Nel suo caso, invece, il coinvolgimento sarà marchio di fabbrica, a cominciare dal nome della lista, da scegliere con il concorso dei cittadini. Allo stesso modo bisognerà ripartire con maggior forza nella rivendicazione delle giuste istanze della popolazione. “Se un agriturismo – ha detto Agresti a titolo esemplificativo  – che lavora tre mesi all’anno è strozzato da 2500 euro di Tarsu, non capisco come possa sopravvivere”.

Impegno del candidato sindaco è perciò quello di “ridurre le aliquote” indicando alcune possibili strade. A questo proposito ha fatto cenno ai due importanti attori del territorio, Enea e Sogin. “All’Enea, in particolare, sono state ridotte le aliquote per riduzione del personale, e questo si è riservato sulla quota a carico dei cittadini”. In merito a Sogin, Agresti ha detto che “la Società si sta qualificando con commesse internazionali di denuclearizzazione. Per questo, inserire imprese e lavoratori locali in questo contesto significa aprirle a un circuito internazionale molto più ampio. Bisogna chiedere con più decisione di quanto non si è fatto”

L’incontro ha fatto registrare numerosi interventi dal pubblico. Sono state portate all’attenzione tematiche importanti quali infrastrutturale (in particolare idrico e stradale) delle campagne, il rischio chiusura delle scuole locali, l’importanza dell’agricoltura.  Agresti ha accolto le istanze assumendo precisi impegni operativi.

Il suo percorso, ha infine assicurato, si muoverà nel solco dell’ascolto e dell’apertura. Parole chiave saranno l’umiltà e il rispetto dei cittadini. “E forse in questi cinque anni – ha detto – non sempre ci sono stati”.

(foto repertorio)

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