Solo il suono di una tromba spezza il silenzio irreale che domina nei Sassi in una mattina di fine dicembre, nei giorni a cavallo tra Natale e Capodanno.
Giorni in cui Matera e tutta l’Italia sono in zona arancione, e c’è la possibilità di uscire. Una possibilità che, complice la giornata soleggiata, i materani prendono tutta, ritrovandosi in piazza Vittorio Veneto e via del Corso per un giro di shopping, una chiacchierata, a distanza e con le mascherine, o per una semplice passeggiata.
Ma questa frenesia non anima i Sassi. Strade vuote, attività commerciali quasi del tutto chiuse, sono poche le persone che si incontrano, coppie o giovani intenti a fare attività fisica tra i vicoli dell’antico quartiere materano.
Sembrano lontani i tempi del tutto esaurito, dei turisti provenienti da tutto il mondo immersi nell’atmosfera magica regalata a Natale dal presepe dei Sassi, scenario ideale per ricreare le strade e le emozioni dell’antica Betlemme.
L’emergenza coronavirus ha interrotto il percorso iniziato da anni e culminato con il 2019, l’anno che ha trasformato Matera nella capitale europea della Cultura, con centinaia di eventi ospitati e migliaia di presenze.
Un percorso solo interrotto; finita l’emergenza Matera tornerà ad accogliere migliaia di visitatori e turisti come ha sempre fatto, regalando loro le suggestioni delle sue ancestrali storie di pietra. L’auspicio è che possa avvenire il più presto possibile, magari in questo 2021 che sta per iniziare.