Le Fiamme Gialle lo scorso week end hanno sottoposto a sequestro circa 110.000 prodotti, tra articoli di vario genere con marchio contraffatto ed altri esposti per la vendita in violazione al Codice del Consumo.
I finanzieri della Compagnia di Policoro, nel corso di un controllo eseguito presso il mercato settimanale di Scanzano Jonico, notavano, sulle bancarelle allestite per la vendita da due ambulanti, una sessantina di magliette contraffatte, riproducenti marchi, modelli e segni distintivi di prestigiose griffes nazionali ed estere. Le attività investigative, estese nell’immediatezza all’individuazione del fornitore della merce, hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriori 1.000 prodotti contraffatti (tra cui maglie, bracciali, fermagli, cover per telefonini, etc.) e circa 108.000 articoli da bigiotteria esposti per la vendita ma sprovvisti delle necessarie indicazioni di sicurezza previste dal Codice del Consumo.
Infatti, secondo il Codice del consumo, approvato in attuazione di diverse direttive dell’Unione europea, a tutela della salute e della sicurezza dei consumatori, qualsiasi prodotto destinato al consumatore nell’ambito di un’attività commerciale deve riportare sulla confezione o su etichette, in maniera chiara e leggibile, la denominazione legale o merceologica del prodotto stesso, il nome o ragione sociale o marchio, la sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea, il Paese di origine se situato fuori dell’Unione europea, l’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente, i materiali impiegati e i metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto, le istruzioni e le eventuali precauzioni, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.
I tre soggetti sono stati denunciati a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di contraffazione. Per la vendita dei prodotti sprovvisti delle indicazioni di sicurezza, nei confronti del fornitore, risultato di origine extracomunitaria, è stato elevato verbale di contestazione con la comminazione di sanzioni amministrative sino a € 25.823,00.