È stata posta, a Terzo Cavone di Scanzano Jonico, la prima pietra dell’Abitazione della Pace, iniziativa a favore dei rifugiati ideata e fortemente voluta dal premio Nobel Betty Wiliams, presidente della Fondazione Città della Pace.
Sabato mattina il premio Nobel irlandese, particolarmente emozionata, ha personalmente posizionato la prima pietra del nuovo progetto che sorgerà a pochi passi dalla costruenda Città della Pace, nello stesso sito che, nel 2003, era stato individuato da governo Berlusconi come il più idoneo per ospitare il deposito unico delle scorie nucleari.
Il progetto, ideato dall’architetto siciliano Mario Cucinella, prevede la realizzazione di tre case ecosostenibili e indipendenti a basso costo e ad alta qualità abitativa che potrà divenire un esempio da replicare nelle aree dove l’accoglienza dei rifugiati è ormai un fenomeno strutturale del nostro tempo.
L’edificio, che assume la sua forma dalle ali di una farfalla, sarà realizzato grazie al sostegno dei due imprenditori Nicola Benedetto e Pasquale Natuzzi; sarà donato al Comune di Scanzano Jonico per l’accoglienza di tre famiglie costrette a fuggire dalle proprie case a causa di persecuzioni e guerre. Un messaggio sottolineato con forza dalla presenza di Betty Williams e della professoressa Rima Salah, alto funzionario giordano delle Nazioni Unite ed ex vicedirettore esecutivo dell’Unicef.
Una cerimonia che acquista un valore ancora più forte alla luce delle recenti dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico Calenda di voler indicare, nei prossimi giorni, i siti che potrebbero ospitare il deposito delle scorie nucleari; un argomento che ha allarmato i lucani e che diventa di stretta attualità, come ha spiegato ai nostri microfoni il sindaco di Scanzano Raffaello Ripoli.