Rompe il silenzio Raffaello Ripoli, il sindaco di Scanzano Jonico che, lo scorso 21 dicembre, è stato sospeso dal Consiglio dei ministri insieme alla sua giunta e al consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose nell’ente.
Attraverso un comunicato stampa Ripoli annuncia che “vuole vederci chiaro ed andare avanti fino in fondo”.
“Non è possibile – scrive Ripoli – che stiamo vivendo insieme all’intera città questo incredibile incubo ormai da oltre 20 giorni senza neanche conoscerne il motivo”.
Per questa ragione Ripoli, assieme ad altri membri della maggioranza, ha proposto ricorso al Tar Basilicata contro il provvedimento prefettizio che, a fronte di legittima richiesta, nega la possibilità di conoscere le ragioni che hanno portato ad un provvedimento così grave.
“Abbiamo la coscienza pulita e vogliamo fare chiarezza quanto prima. Non accettiamo etichette di nessun genere, e tantomeno lezioni di moralità e legalità da nessuno. Per questo da oggi inizia la nostra battaglia, e gli enti preposti dovranno darci delle risposte perché noi – a nostra volta – le dobbiamo ad una città che non merita questo trattamento. In uno Stato democratico questa trasparenza mi sembra il minimo. Credo di essere stato abbastanza chiaro”.