Nella giornata di lunedì uno scuolabus di Scanzano Jonico è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Policoro perchè, a seguito di un controllo, è stato trovato senza collaudo. I dieci bambini della scuola primaria a bordo del bus sono stati scortati dai Carabinieri alle rispettive abitazioni mentre per il mezzo è scattato il fermo amministrativo e una multa di 170 euro a carico dell’Amministrazione Comunale di Scanzano.
Sulla vicenda sono intervenuti, attraverso una nota, i consiglieri di minoranza di “Scanzano Conta” Claudio Scarnato e Rosanna De Pascalis, chiedendo le dimissioni dell’assessore ai Trasporti Santolo Sabato.
“Immediate dimissioni dell’assessore competente con delega ai trasporti, Santolo Sabato – si legge nella nota – per aver messo a repentaglio la sicurezza dei bambini, degli accompagnatori e degli autisti, non provvedendo al controllo dei mezzi di trasporto, in questo caso lo scuolabus, a cui manca la documentazione che attesti l’avvenuto collaudo del mezzo
E’ grave quanto accaduto, soprattutto dopo le recenti notizie che hanno riguardato proprio la sicurezza del trasporto dei bambini. Purtroppo dobbiamo constatare che è del tutto assente l’azione amministrativa ordinaria, quella che dovrebbe assicurare fra le altre priorità proprio l’incolumità dei bambini. Confidiamo in una doverosa e responsabile presa d’atto da parte del sindaco affinché sollevi immediatamente da ogni carica l’assessore competente che ha dimostrato la totale incapacità nell’amministrare il suo ufficio, in questo caso un’inadempienza politica grave se si pensa che in ballo ci sono i bambini.
Chiediamo che si eseguiti tutti i necessari controlli sui mezzi normalmente utilizzati dal comune per accompagnare i ragazzi a scuola. Come si ricorderà, alcuni anni fa proprio grazie a controlli preliminari si ordinò la chiusura di plessi scolastici (le ex scuole elementari) perché fu accertata la non idoneità degli edifici. Fu una scelta sicuramente impopolare ma di assoluto spessore morale: quando si parla di sicurezza dei bambini e in generale di tutti i lavoratori non sono tollerati tentennamenti di alcun tipo”.