Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa ha annunciato di aver presentato richiesta al presidente del Consiglio regionale “affinchè il governatore Pittella venga a relazionare in consiglio sulla questione Itrec di Rotondella e del sequestro delle vasche che sversavano direttamente in mare aperto sostanze cancerogene”.
“Basta sterili audizioni in Commissione – scrive Rosa in un comunicato – che non sono pubbliche. Il presidente Pittella deve confrontarsi non solo con i consiglieri tutti ma anche con i cittadini che potranno ascoltare di persona come stanno realmente le cose.
Questa situazione ci preoccupa e non poco perché dimostra la totale inerzia degli organi preposti alla tutela ambientale della nostra Regione.
Anche in questo caso, è la magistratura che interviene a sancire l’inquinamento prodotto da un impianto a forte impatto ambientale. Purtroppo, per noi, l’Autorità giudiziaria sconta la sua tempistica: due anni, da quel 2015, in cui i dati dell’Arpab accertavano l’inquinamento da tricloroetilene e da cromo esavalente e dai quali pare sia partita l’inchiesta. Da quanto tempo va avanti questo sversamento? Quanto è stato importante? Dobbiamo aspettare anche in questo caso la Magistratura?
I tempi non sarebbero stati più brevi se vi fosse stato un accorto monitoraggio? Noi crediamo che se l’Arpab e l’Ispra avessero funzionato, dopo l’allerta nel 2015 sull’inquinamento del Sinni, probabilmente si sarebbe evitato l’ennesimo stupro della nostra Regione.
Lo sversamento nello Ionio si sostanze cancerogene è un fatto gravissimo che coinvolge anche altre Regioni. La salute, l’agricoltura e il turismo sono a rischio. Ci auguriamo che arrivino risposte soddisfacenti dagli organi preposti. Non accetteremo che sia la Magistratura a fare il lavoro di monitoraggio ambientale. Speriamo che, questa volta, siano accertate le responsabilità e che cadano teste”.