Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Basilicata, ritengono che il tavolo regionale anticaporalato che si è svolto il 16 settembre presso la Prefettura di Potenza sia stato utile e importante per aver messo a fuoco i risultati delle misure adottate e per aver preso decisioni importanti per l’intensificazione delle misure per la lotta al lavoro illegale in agricoltura.
Dall’incontro, a cui hanno partecipato il Prefetto di Matera Martino, i sindaci delle aree interessate, i rappresentanti della Regione Basilicata, delle forze dell’ordine di Potenza e Matera, del comando dei Vigili del fuoco della provincia di Potenza, i delegati dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Potenza – Matera e dell’Asp, il direttore provinciale dell’Inps di Matera e il rappresentante della sede di Potenza, i segretari delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e gli esponenti delle associazioni datoriali di categoria e del volontariato sociale, è emerso uno spaccato della situazione legata al caporalato e alla condizione dei migranti/braccianti complessa, articolata e delicata che necessita sia di interventi urgenti che di una programmazione coordinata tra tutti i soggetti istituzionali e non per affrontare adeguatamente le spinose problematiche.
“Abbiamo fatto presente – si legge in una nota congiunta – al tavolo che è necessario che la Regione Basilicata dimostri una volontà politica incisiva e adeguata alla complessità del problema e svolga un ruolo di regia ponendo in essere l’attuazione dei 13 progetti già presentati dalla Regione e finanziati dalla UE e dai ministeri dell’Interno e del Lavoro con circa 15 milioni.
Infatti, a nostro parere, per affrontare adeguatamente il problema, è necessario costruire luoghi e attività rispondente alla legalità a cui tutti i soggetti istituzionali e sociali, ognuno per le proprie competenze, possano intervenire sinergicamente per affrontare e risolvere i problemi legati al lavoro bracciantile e all’accoglienza dei migranti.
Nell’immediato, anche come organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto che la Regione acceleri le iniziative nell’area dell’Alto Bradano e nel Metapontino, già avviate a seguito dell’incontro del tavolo regionale che si è s olto lo scorso 24 luglio.
Relativamente all’ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio, aperto da alcuni giorni, è indispensabile che la Regione Basilicata proceda con celerità alla risoluzione di ulteriori aspetti organizzativi e strutturali che garantiscano una adeguata accoglienza.
Per quanto riguarda l’area del metapontino, riteniamo che gli interventi non possono prescindere dalle peculiarità del territorio per le sue dimensione (800 kmq), per l’intensità dell’attività agricola sviluppata per tutto l’anno solare, per la consistente necessità di manodopera bracciantile.
Inoltre, a seguito dello sgombero della Felandina, in assenza di soluzioni adeguate e organizzate, il problema non si è risolto perché i migranti si sono frantumati su tutto il territorio meta pontino occupando micro situazioni di fortuna e precarie.
Per queste ragioni è assolutamente necessario che la Regione Basilicata provveda rapidamente alla adozione dell’avviso pubblico per 200 posti letto e servizi per l’area metapontina e la chiusura urgente dei procedimenti amministrativi con il ministero dell’Interno legati alla ristrutturazione e il completamento del centro di Scanzano in grado di garantire gli standard adeguati di accoglienza.
Infine abbiamo chiesto ai rappresentanti presenti che la Regione Basilicata convochi urgentemente un tavolo per monitorare tutte le questioni relative ai finanziamenti regionali rivenienti dai fondi Fami, Pon Legalità e dell’Unione Europea in generale, riguardanti le strutture di accoglienza dei lavoratori stagionali presenti nel territorio della Basilicata”.