Protesta venerdì mattina presso l’ospedale di Tinchi di un buon numero di persone soggette a trattamento dialitico. I pazienti della dialisi si sono riunito in Sit in per protestare contro la decisione dei massimi dirigenti Regionali e Aziendali che vorrebbe spostare su Matera le sedute dialitiche sin ora garantite da Tinchi. Imponendo tra l’altro un preavviso solo di circa 15 giorni (entro il 14 luglio).
Una protesta fortemente sentita quella dei pazienti che assolutamente si oppongono al trasferimento del servizio a Matera,logisticamente più difficile da raggiungere nel metapontino.
“L’ idea maggiormente condivisa – ha dichiarato Antonio Nigro, dializzato in una sua lettera – è quella che “ se pericolo di crollo immediato non c’è” basterebbe qualche altro mese in più di stagnazione per dare il tempo alla dirigenza della ASL per attrezzare, come da normativa, un nuovo presidio presso altri locali liberi di cui dispone l’Azienda nel metapontino (vedi Policoro).
La dialisi, come è noto, è una terapia salvavita, ma fiacca fisicamente ed invecchia precocemente. Molti dializzati sono in precario stato di salute. Aggiungere disagi su disagi – conclude – potrebbe abbreviare la vita di molti, che pur sono esseri umani con sentimenti ed affetti familiari come tutti gli altri.”