Sos Costa Jonica lancia l’allarme erosione per le spiagge di Scanzano

Ritorna inesorabile la preoccupazione sull’erosione della costa che affligge le spiagge metapontine.

A lanciare l’allarme l’associazione “Sos Costa Jonica”, secondo la quale “la realizzazione dei porti turistici ha segnato, inesorabilmente, il punto di non ritorno”.
Anche a Scanzano Jonico – spiega una nota dell’associazione – sono sempre più evidenti gli effetti collaterali del Porto di Marinagri”.
Sos Costa Jonica” si chiede “cosa aspettano ancora la Regione Basilicata e le amministrazioni comunali di Bernalda e Scanzano Jonico a far valere, se esistono, le polizze fideiussorie previste per i danni che la costruzione dei porti potevano arrecare alle spiagge”.
Basta vedere – continua la nota – quello che è successo a Metaponto in questi anni per avere la conferma di quanto sostenuto”.
Con la costruzione dei bracci del Porto di Marinagri, dei pennelli e della barriera a protezione del porto – continua “Sos Costa Jonica” – negli ultimi anni è ripresa l’erosione e basta andare a Terzo Madonna per rendersene conto.
Quanto costeranno alla fine le opere che si stanno realizzando a Metaponto? – si chiedono dall’associazione – Quanto costeranno le opere che tra qualche anno bisognerà realizzare a Scanzano?
Chi pagherà?
Fra quanti anni verrà fuori il “Rapporto finale relativo alle possibili interferenze che la realizzazione del sistema dei porti turistici potrebbe generare sul litorale jonico lucano” dell’Università di Ferrara preso in considerazione per autorizzare la costruzione dei porti e che al momento non più disponibile al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
Ci vorrà anche per questo una commissione d’inchiesta come per Fenice?”
Sono tante le domande poste da “Sos Costa Jonica” che attendono una risposta.

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