“Dovrebbero essere l’Eni o la Total o la Shell a farsi carico del problema di garantire alla città di Pisticci una stazione di carburante, tenuto conto che per effetto di un contenzioso legale quella della Q8 di via Vespucci, l’unica nel centro cittadino, da tempo ha interrotto il servizio e nessuno è in grado di prevedere quando tornerà in funzione, specie conoscendo i tempi della giustizia civile”.
E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Nicola Benedetto (IdV) per il quale “le compagnie petrolifere impegnate direttamente nell’estrazione petrolifera in Val d’Agri oppure nel Programma Tempa Rossa e quindi non coinvolte dalla moratoria decisa dal Consiglio Regionale possono dare un segnale di “vicinanza alle esigenze del territorio” come ha ripetuto di recente il dirigente Eni per l’Europa meridionale ingegner Tannoia.
Richiedere l’autorizzazione ad aprire una stazione di carburante non dovrebbe essere una questione complessa e – aggiunge – al tempo stesso sarebbe un piccolo ma concreto gesto di fare sul serio in merito agli oltre 3mila milioni di euro di investimenti che l’Eni, sempre attraverso l’ing. Tannoia, ha annunciato per i prossimi 10-12 anni in Basilicata.
Limitarsi alla campagna promozionale di sconto sui listini di carburante nel fine settimana, del resto non solo da noi ma in tutt’Italia, è troppo poco per far diventare l’Eni il soggetto in grado di “far ripartire i lucani e l’economia lucana”.
Ovviamente da parte dell’Amministrazione Comunale di Pisticci che pure si sta adoperando in queste ore per dare risposte alle legittime proteste degli automobilisti ma solo nei confronti della società Kuwait Petroleum Italia non credo ci possano essere obiezioni ed anzi sono convinto che si potrebbe accelerare ogni passaggio amministrativo e burocratico”.