La fragranza e i sapori genuini della variegata cucina locale, offerta in questi giorni nelle sagre dei nostri centri e su iniziativa di enti e ristorazione, accrescono l’appeal dell’offerta turistica dei 31 centri della provincia di Matera e confermano la validità di quanto messo in campo dalla Camera di Commercio con il progetto di valorizzazione della Dieta mediterranea.
A confermarlo è il crescente interesse verso la “tipicità’’ della buona tavola imbandita con vino, pane, companatico (salumi, formaggi ecc), ma anche focacce, dolci e biscotti, prodotti dell’orto conditi con olio extravergine di oliva e le degustazioni di primi piatti di pasta fatta in casa e condita con sughi di carne locale o a base di cereali, come la caratteristica “crapiata’’ di Matera, che costituiscono un motivo in più per partire alla visita di monumenti, compiere escursioni o partecipare a spettacoli e sagre che animano i 31 centri della provincia di Matera. “La tendenza –ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- a diversificare e a potenziare l’offerta con le tante attrattive del mangiar bene e sano conferma la bontà delle scelte degli enti locali, l’attività degli operatori economici e delle associazioni che stanno lavorando sulle produzioni genuine di filiera.
La Camera di commercio ha favorito e continua a favorire questo processo con progetti che nel recente passato hanno riguardato la pasta di grano duro e le “Terre del Pane’’ , le tre edizioni del progetto Siaft che ha consentito di promuovere agroalimentare e turismo fino al progetto di Dieta Mediterranea, con la istituzione a Matera di un Centro internazionale per gli studi e la cultura di questo importante settore riconosciuto come bene tutelato dall’Unesco.
Tutto questo ci ha portato a realizzare un lavoro di archiviazione sulla tradizione culinaria locale e di un prodotto multimediale, che ha ricevuto premi e attestazioni come il “Gustaminori’’ e dell’Accademia Barilla, e a breve l’avvio di corsi per cuochi con la Scuola internazionale di cucina Alma”.
A confermarlo è il crescente interesse verso la “tipicità’’ della buona tavola imbandita con vino, pane, companatico (salumi, formaggi ecc), ma anche focacce, dolci e biscotti, prodotti dell’orto conditi con olio extravergine di oliva e le degustazioni di primi piatti di pasta fatta in casa e condita con sughi di carne locale o a base di cereali, come la caratteristica “crapiata’’ di Matera, che costituiscono un motivo in più per partire alla visita di monumenti, compiere escursioni o partecipare a spettacoli e sagre che animano i 31 centri della provincia di Matera. “La tendenza –ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- a diversificare e a potenziare l’offerta con le tante attrattive del mangiar bene e sano conferma la bontà delle scelte degli enti locali, l’attività degli operatori economici e delle associazioni che stanno lavorando sulle produzioni genuine di filiera.
La Camera di commercio ha favorito e continua a favorire questo processo con progetti che nel recente passato hanno riguardato la pasta di grano duro e le “Terre del Pane’’ , le tre edizioni del progetto Siaft che ha consentito di promuovere agroalimentare e turismo fino al progetto di Dieta Mediterranea, con la istituzione a Matera di un Centro internazionale per gli studi e la cultura di questo importante settore riconosciuto come bene tutelato dall’Unesco.
Tutto questo ci ha portato a realizzare un lavoro di archiviazione sulla tradizione culinaria locale e di un prodotto multimediale, che ha ricevuto premi e attestazioni come il “Gustaminori’’ e dell’Accademia Barilla, e a breve l’avvio di corsi per cuochi con la Scuola internazionale di cucina Alma”.