Campi allagati, erba dei pascoli distrutta, vigneti, oliveti, verdure rovinate e coltivazioni di cereali abbattute con il lavoro di un intero anno andato perduto nelle aziende agricole con danni incalcolabili.
E’ quanto emerge dal primo bilancio effettuato dalla Coldiretti Basilicata sugli effetti della tempesta d’estate che ha improvvisamente colpito sabato pomeriggio le campagne a macchia di leopardo con vento forte, trombe d’aria, temporali intensi e grandinate killer con chicchi grossi come noci che hanno interessato l’area nord della Basilicata, ed in particolare i territori di Atella, Forenza e Maschito.
“Duramente colpito – sottolinea la Coldiretti Basilicata – il grano pronto per la trebbiatura e le coltivazioni di ortaggi di stagione. La grandine – precisa la confederazione agricola lucana – è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi. La tempesta di piena estate conferma la tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una elevata frequenza di eventi estremi con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdite pesanti nel corso dell’ultimo decennio”.