Si sono conclusi i festeggiamenti in onore della Madonna di Anglona che, come ogni anno, terminano l’otto settembre sull’omonimo colle, così come prevede la millenaria tradizione.
La collinetta di Anglona che ospita il bellissimo santuario risalente al periodo romanico, raccoglie ogni anno circa cinquantamila fedeli e visitatori, provenienti anche dalle regioni limitrofe che rendono omaggio alla Santa Vergine.
Il momento culminante dei festeggiamenti, durati dieci giorni, è stata la Santa Messa celebrata all’aperto dal vescovo della diocesi di Tursi Lagonegro, Francesco Nolè e da tutti i sacerdoti del Metapontino, a cui hanno partecipato i sindaci di numerosi comuni della Basilicata.
Successivamente la santa processione, con l’effigie della Vergine di Anglona portata a spalla dai fedeli fino al poggio che sovrasta le valli dell’Agri e del Sinni.
Ad organizzare l’evento il comitato della festa, presieduto da don Saverio Zorzi, da otto anni rettore della Basilica Minore, e i suoi collaboratori, Nicola Muscolino, Carmela Francolino, Aida Graziano e Pina Di Santo, che quest’anno hanno cercato di organizzare “un programma contenuto e adeguato ai tempi di crisi in atto, ma più ricco nella parte religiosa, su indicazione del vescovo che ha inteso il santuario come centro di spiritualità”.
Variegato è stato comunque il programma civile che ha spaziato dallo spettacolo dei burattini alla commedia per finire alla musica divertente e carismatica del gruppo dei Los Locos.
Non poteva inoltre mancare l’arte con la mostra documentaria “Paesaggi della Siritide”, a cura dell’associazione Archeoart rimasta aperta fino a mercoledì.