Grazie alla lotta e alle pressioni del Comitato Difesa Ospedale di Tinchi è arrivato il riconoscimento, da parte dell’ASM, di un Ambulatorio di Vulnologia e Trattamento del Piede Diabetico a Tinchi, di valenza aziendale. E’ un primo passo, importante. Nella delibera ASM n.1158 del 30 ottobre si fa riferimento a un protocollo che sarà approvato da una commissione. Il Comitato è impegnato a lavorare nelle prossime settimane affinché a Tinchi venga riconosciuto un II livello dipartimentale con i percorsi illustrati nella proposta del 2011.
“Organizzazione e percorso diagnostico terapeutico dell’ambulatorio di chirurgia del piede diabetico-vulnologia e ferite difficili”
Organizzazione dell’ambulatorio: la gestione dell’ambulatorio è affidata a un dirigente medico specialista in chirurgia con competenze specifiche acquisite nella materia, due infermiere dedicate parimenti formate e un O.S.S.
L’assistenza è così garantita: lunedì, mercoledì, venerdì h 8-h 14 con prestazioni gestite dal personale infermieristico che, in ogni caso qualora dovessero ravvisarne la necessità, ha la possibilità di reperire e essere affiancato da un dirigente medico presente nella struttura e/o dal responsabile dell’ambulatorio.
Martedì – sabato h 9-h 15 giornate dedicate alle visite flebologiche e vulnologiche e ai casi più complessi che necessitano di terapie chirurgiche aggressive per cui risulta mandataria la presenza del Dirigente medico preposto. I pazienti, che dopo il trattamento rientrano in ambiente domiciliare, per eventuali complicazioni interpellano il chirurgo operatore che nelle giornate di martedì e sabato è reperibile per tali necessità. Viene comunque assicurato ai pazienti dal personale infermieristico e medico durante tutto l’arco della settimana, domenica compresa, un punto di ascolto telefonico per le esigenze più varie.
Percorso diagnostico terapeutico: affluiscono all’ambulatorio pazienti portatori di lesioni complesse considerate trattabili esclusivamente in ambiente specialistico (vascolari veno-arteriose, diabetiche, post -traumatiche, da pressione – decubito e ferite difficili) inviate dal MMG e/o dal medico specialista territoriale che si occupa di assistenza domiciliare e/o dai dirigenti medici in servizio nei PTS e nel PSA.
Il paziente acuto con lesioni limb e/o lifethreatening da lesioni infette viene ospedalizzato e trattato in urgenza presso l’O.C. di Policoro.
Al paziente portatore di lesioni complesse non acute, dopo corretta anamnesi ed esame clinico, vengono eseguiti in regime di Day Service ambulatoriale esami di laboratorio ritenuti di volta in volta importanti ai fini diagnostici e esami strumentali di I livello (Esame doppler con rilevazione dell’indice di Winsor – es. Eco color – doppler – Rx grafia)
Vengono attuate in regime di Day Service terapie infusionali con prostanoidi, antibiotici di fascia H e terapia del dolore. La terapia delle lesioni si avvale dell’uso delle medicazioni avanzate interattive e bioattive secondo i canoni del “time” e affidando successivamente il paziente al chirurgo plastico ogniqualvolta si dovesse riscontrare la necessità di eseguire lembi e/o innesti o parimenti al chirurgo vascolare per esigenze di rivascolarizzazione.
Se i protocolli indicati verranno adottati e se a Tinchi verrà riconosciuto un II livello Dipartimentale potremo ritenerci davvero soddisfatti.
Il Comitato Difesa Ospedale resta impegnato nella lotta fino al raggiungimento di questi obiettivi, che fanno bene alla sanità e all’utenza metapontina e aziendale e che rappresentano almeno un risarcimento al territorio che ha rinunciato a un Ospedale.