Cresce di ora in ora il numero delle adesioni alla manifestazione di Venerdì davanti alla sede materana dell’Azienda Sanitaria, organizzata dal Comitato Pro Ospedale di Tinchi per chiedere il ritiro della delibera sul Laboratorio Analisi e la realizzazione del piano di rilancio per la struttura ospedaliera.
“A decine arrivano le adesioni dagli studenti delle scuole superiori del territorio, dall’Itas e dal liceo classico Giustino Fortunato – fanno sapere dal Comitato – A questo punto saranno due i pulman da 74 posti a disposizione dei manifestanti. Partiranno alle 8,30 dalla piazza Elettra di Marconia e proseguiranno, caricando altri manifestanti in attesa, per Tinchi, piazzale Q8 a Pisticci, piazzale Agip di Pisticci Scalo.
Decine di manifestanti mettono a disposizione le loro auto.
La cooperativa sociale Anthos fa sapere al Comitato “Difesa Ospedale di Tinchi” che per la manifestazione del 5 ottobre a Matera mette a disposizione un pulmino 9 posti che dovrebbe fare lo stesso percorso dei pulman.
Intanto la Direzione Generale dell’Asma – aggiungono dal Comitato – non perde tempo e in data 1 Ottobre ha adottato una ennesima delibera, illegittima e illegale, che conferma la chiusura del Laboratorio di Analisi e cancella anche la responsabilità del medico per le analisi “leggere” che resterebbero a Tinchi. Qurelle dei POCS, le macchinette che riescono a fare, quando funzionano, solo alcuni tipi di analisi tipo l’emocromo.
Tale delibera, la n. 985, viene adottata il giorno dopo la grande manifestazione del 29 settembre, del “Mò Basta di Pisticci.
Un ennesimo affronto al sindaco di Pisticci e a tutti i cittadini che questi rappresenta.
La Regione intanto fa sapere che non intende recedere dalla chiusura del Laboratorio di Analisi e fa sapere che il Piano per Tinchi di due anni fa era tutto un bluff per guadagnare tempo e chiudere tutto.
Darebbero un contentino “regalandoci” (come sono buoni) una decina di posti letto da far gestire alla fondazione “Don Gnocchi”.
I privati ringraziano ed esultano, gli affari per loro vanno a gonfie vele.
Una decina di posti “privatizzati” insieme magari alla dialisi e poi solo laboratori.
Niente Day Surgery, niente Day Service, niente riabilitazione e fisiatri intensiva, niente utilizzo della piscina e niente degli impegni assunti.
Uno schiaffo anche al Pd locale che a suo tempo aveva avanzato proposte apparentemente sostenute dal loro capogruppo in regione e dai loro consiglieri regionali.
Per queste ragioni ci aspettiamo che vengano in prima fila a Matera”.
Il Comitato Difesa Ospedale