Inizia la festa del calcio dilettantistico giovanile italiano. Il Torneo delle Regioni sbarca in Lucania per la seconda volta nella sua storia cinquantenaria.
Dal Lazio alla Basilicata, il filo rosso dell’entusiasmo e del divertimento si ripete e si rinnova nel solco della tradizione della Lega Nazionale Dilettanti.
La classica competizione LND, che mette di fronte le rappresentative juniores, allievi, giovanissimi, calcio femminile, futsal maschile e femminile di tutti e 19 i Comitati Regionali, si è data appuntamento sulla costa Jonica dal 31 marzo al 9 aprile. 2700 tra atleti e dirigenti, come ogni anno, passeranno la settimana di Pasqua in campo, per confrontarsi agonisticamente e per conoscersi meglio, in un’esperienza di vita che resterà unica per la maggior parte dei partecipanti.
Dalla magia dei Sassi di Matera, passando per le bellezze naturali delle Dolomiti Lucane, sino ad arrivare alle Tavole Palatine di Metaponto, la Basilicata si presenta con tutte le carte in regola per offrire alla 51ª edizione del torneo il meglio dell’ospitalità, coniugando perfettamente sport e cultura.
Una regione di 600mila abitanti che si prepara ad accogliere un esercito colorato al quale si aggiungeranno le presenze delle famiglie che approfittano delle festività pasquali per seguire da vicino del gesta dei propri figli.
“La nostra attività quotidiana – ha dichiarato il presidente LND Carlo Tavecchio – è caratterizzata da senso di responsabilità e da seria programmazione che, sommata all’entusiasmo e all’amore per il calcio, rappresentano la base su cui è stato costruito e migliorato negli anni la nostra manifestazione regina: il Torneo delle Regioni”.
Dal Lazio alla Basilicata, il filo rosso dell’entusiasmo e del divertimento si ripete e si rinnova nel solco della tradizione della Lega Nazionale Dilettanti.
La classica competizione LND, che mette di fronte le rappresentative juniores, allievi, giovanissimi, calcio femminile, futsal maschile e femminile di tutti e 19 i Comitati Regionali, si è data appuntamento sulla costa Jonica dal 31 marzo al 9 aprile. 2700 tra atleti e dirigenti, come ogni anno, passeranno la settimana di Pasqua in campo, per confrontarsi agonisticamente e per conoscersi meglio, in un’esperienza di vita che resterà unica per la maggior parte dei partecipanti.
Dalla magia dei Sassi di Matera, passando per le bellezze naturali delle Dolomiti Lucane, sino ad arrivare alle Tavole Palatine di Metaponto, la Basilicata si presenta con tutte le carte in regola per offrire alla 51ª edizione del torneo il meglio dell’ospitalità, coniugando perfettamente sport e cultura.
Una regione di 600mila abitanti che si prepara ad accogliere un esercito colorato al quale si aggiungeranno le presenze delle famiglie che approfittano delle festività pasquali per seguire da vicino del gesta dei propri figli.
“La nostra attività quotidiana – ha dichiarato il presidente LND Carlo Tavecchio – è caratterizzata da senso di responsabilità e da seria programmazione che, sommata all’entusiasmo e all’amore per il calcio, rappresentano la base su cui è stato costruito e migliorato negli anni la nostra manifestazione regina: il Torneo delle Regioni”.
L’ORGANIZZAZIONE – La macchina organizzativa messa in campo dal Comitato Regionale Basilicata ha lavorato alacremente, curando con scrupolo ogni dettaglio della più grande manifestazione di calcio giovanile d’Italia.
“Saluto con entusiasmo ed orgoglio – ha affermato Piero Rinaldi, presidente del comitato lucano della LND – la scelta della Lega Nazionale Dilettanti di delegare a noi l’organizzazione di questo importante evento sportivo.
E’ una manifestazione che richiederà grande impegno e determinazione.
Siamo consapevoli delle difficoltà che potrà comportare, ma siamo fiduciosi nella sua buona riuscita.
Il Torneo delle Regioni è una vetrina importante per l’intera regione e per tutto il movimento calcistico dilettante lucano.
Sono sicuro che la Basilicata e il nostro Comitato sapranno vincere anche questa difficile, ma affascinate sfida”.
E la prima sfida affrontata dalla Basilicata è stata quella dei campi di gioco.
Sono stati infatti selezionati alcuni impianti della vicina provincia pugliese di Taranto
La decisione è stata determinata oltre che dalla buona qualità delle strutture, anche dal fatto che la quasi totalità dei campi di gioco lucani sono in erba naturale e che mal sopporterebbero, soprattutto in caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli, un uso quotidiano.
Un’attenzione al calcio giocato cui si aggiunge la sensibilità verso i ragazzi che prendono parte a questa edizione sotto il profilo del divertimento e della socialità fuori dal campo.
Privilegiando la freschezza che è tipica della gioventù, gli organizzatori hanno deciso di realizzare una competizione nella competizione.
Sfruttando le caratteristiche dei villaggi turistici dove saranno alloggiate le delegazioni regionali, ogni sera andrà in scena il “Festival della risata”, una novità assoluta per la competizione della LND, con le esibizioni di comici utili a scaricare le tensioni del campo e a favorire un clima di scambio e confronto.
I ragazzi si trasformeranno in giudici, affiancati a volte da dirigenti LND o da giornalisti.
“Saluto con entusiasmo ed orgoglio – ha affermato Piero Rinaldi, presidente del comitato lucano della LND – la scelta della Lega Nazionale Dilettanti di delegare a noi l’organizzazione di questo importante evento sportivo.
E’ una manifestazione che richiederà grande impegno e determinazione.
Siamo consapevoli delle difficoltà che potrà comportare, ma siamo fiduciosi nella sua buona riuscita.
Il Torneo delle Regioni è una vetrina importante per l’intera regione e per tutto il movimento calcistico dilettante lucano.
Sono sicuro che la Basilicata e il nostro Comitato sapranno vincere anche questa difficile, ma affascinate sfida”.
E la prima sfida affrontata dalla Basilicata è stata quella dei campi di gioco.
Sono stati infatti selezionati alcuni impianti della vicina provincia pugliese di Taranto
La decisione è stata determinata oltre che dalla buona qualità delle strutture, anche dal fatto che la quasi totalità dei campi di gioco lucani sono in erba naturale e che mal sopporterebbero, soprattutto in caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli, un uso quotidiano.
Un’attenzione al calcio giocato cui si aggiunge la sensibilità verso i ragazzi che prendono parte a questa edizione sotto il profilo del divertimento e della socialità fuori dal campo.
Privilegiando la freschezza che è tipica della gioventù, gli organizzatori hanno deciso di realizzare una competizione nella competizione.
Sfruttando le caratteristiche dei villaggi turistici dove saranno alloggiate le delegazioni regionali, ogni sera andrà in scena il “Festival della risata”, una novità assoluta per la competizione della LND, con le esibizioni di comici utili a scaricare le tensioni del campo e a favorire un clima di scambio e confronto.
I ragazzi si trasformeranno in giudici, affiancati a volte da dirigenti LND o da giornalisti.
LE PROTAGONISTE -Tornando al campo, in palio ci sono i tricolori conquistati nel 2011 da Veneto, Lombardia, Lazio, Piemonte Valle d’Aosta, Puglia e Umbria nelle 6 categorie protagoniste.
Cominciando dalla categoria regina, i veneti scendono in Basilicata per bissare il successo dello scorso anno, con un nuovo tecnico in panchina al posto di Loris Bodo: Fabrizio Toniutto.
L’ossatura è quella che ha conquistato l’accesso alla Uefa Regions’ Cup perché è giovane quindi diversi ’93 e un ’94 di quella rosa saranno presenti anche al Torneo delle Regioni.
Il gruppo è di qualità, ma è una squadra diversa da quella passata che aveva delle individualità di spicco con giocatori che poi hanno fatto il salto nei campionati nazionali, questa è più compatta e equilibrata in ogni reparto.
Negli Allievi la squadra che veste il tricolore è quella della Lombardia che ha nella vastità del suo movimento l’arma in più ma anche una difficoltà intrinseca.
Il monitoraggio, infatti, deve essere capillare per consentire una visionatura di un numero importante di gare per scovare i talenti di ogni nuova nidiata nonostante il tempo sia sempre poco.
Tra i più piccoli del calcio a 11, i campioni in carica sono i laziali che hanno salutato mister Rossi, approdato alla juniores, per accogliere Roberto Dagianti.
La squadra a sua disposizione ha molte qualità, la forza però è l’affiatamento che la rende solida e compatta, elemento che in una kermesse tanto serrata non è sicuramente di secondo piano.
Nel calcio in rosa, il Piemonte Valle d’Aosta punta al tris dopo le vittorie negli ultimi due anni. Il nuovo allenatore Francesco Foderaro ha optato per una formazione ibrida, un mix tra tecnica, potenza e velocità proveniente da ben dieci società diverse smistate tra serie C e D.
Nel futsal la Puglia fa la voce grossa con un ruolino impressionante nelle ultime edizioni del TDR arrivando sempre in finale dal 2006.
Quello pugliese è un movimento florido malgrado alcuni problemi organizzativi causati dai tempi stretti e dai pochi stage a disposizione.
Il calcio a cinque in Puglia è in netta crescita, aumentano i tesserati, le squadre e il movimento femminile sta diventando una grande realtà.
E chissà che dopo il successo nel maschile la Puglia non possa scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del femminile vista l’assenza dell’Umbria campione in carica, causata dalla impossibilità di allestire una formazione per mancanza di squadre in questa specifica attività.
La favorita però rimane il Lazio, finalista appunto contro le umbre, nelle ultime due edizioni.
Quello laziale è un lavoro certosino che ha coinvolto tutte le province con appositi stage che hanno coinvolto tutte le ragazze under 21.
Cominciando dalla categoria regina, i veneti scendono in Basilicata per bissare il successo dello scorso anno, con un nuovo tecnico in panchina al posto di Loris Bodo: Fabrizio Toniutto.
L’ossatura è quella che ha conquistato l’accesso alla Uefa Regions’ Cup perché è giovane quindi diversi ’93 e un ’94 di quella rosa saranno presenti anche al Torneo delle Regioni.
Il gruppo è di qualità, ma è una squadra diversa da quella passata che aveva delle individualità di spicco con giocatori che poi hanno fatto il salto nei campionati nazionali, questa è più compatta e equilibrata in ogni reparto.
Negli Allievi la squadra che veste il tricolore è quella della Lombardia che ha nella vastità del suo movimento l’arma in più ma anche una difficoltà intrinseca.
Il monitoraggio, infatti, deve essere capillare per consentire una visionatura di un numero importante di gare per scovare i talenti di ogni nuova nidiata nonostante il tempo sia sempre poco.
Tra i più piccoli del calcio a 11, i campioni in carica sono i laziali che hanno salutato mister Rossi, approdato alla juniores, per accogliere Roberto Dagianti.
La squadra a sua disposizione ha molte qualità, la forza però è l’affiatamento che la rende solida e compatta, elemento che in una kermesse tanto serrata non è sicuramente di secondo piano.
Nel calcio in rosa, il Piemonte Valle d’Aosta punta al tris dopo le vittorie negli ultimi due anni. Il nuovo allenatore Francesco Foderaro ha optato per una formazione ibrida, un mix tra tecnica, potenza e velocità proveniente da ben dieci società diverse smistate tra serie C e D.
Nel futsal la Puglia fa la voce grossa con un ruolino impressionante nelle ultime edizioni del TDR arrivando sempre in finale dal 2006.
Quello pugliese è un movimento florido malgrado alcuni problemi organizzativi causati dai tempi stretti e dai pochi stage a disposizione.
Il calcio a cinque in Puglia è in netta crescita, aumentano i tesserati, le squadre e il movimento femminile sta diventando una grande realtà.
E chissà che dopo il successo nel maschile la Puglia non possa scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del femminile vista l’assenza dell’Umbria campione in carica, causata dalla impossibilità di allestire una formazione per mancanza di squadre in questa specifica attività.
La favorita però rimane il Lazio, finalista appunto contro le umbre, nelle ultime due edizioni.
Quello laziale è un lavoro certosino che ha coinvolto tutte le province con appositi stage che hanno coinvolto tutte le ragazze under 21.