I candidati lucani del Movimento 5 Stelle si sono presentati, domenica, in un pubblico incontro, a Montalbano Jonico. Numerosi cittadini hanno partecipato al dibattito pubblico, ponendo domande direttamente ai candidati. Un nuovo modo di fare politica che riafferma il principio della democrazia partecipativa dal basso, che il Movimento, ha fin dall’inizio proposto come proprio caposaldo. Nell’ottica “dell’ognuno vale uno” ogni cittadino e comunità locale può fare una proposta e contribuire all’integrazione del programma, attraverso il web o i referenti di zona. Un programma, work in progress, che si modifica e cresce in base alle esigenze dei cittadini, riacquistando in questo modo sovranità, che parte però, dalla stesura di 16 punti fermi, che verranno presentati come progetti di legge: legge anticorruzione; reddito di cittadinanza; abolizione dei contributi pubblici ai partiti; abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali; introduzione del referendum propositivo e senza quorum; referendum sulla permanenza nell’euro; obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese; una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti; elezione diretta dei Candidati alla Camera o al Senato; istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent’anni; massimo di due mandati elettivi; legge sul conflitto di interesse; misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese; ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle grandi opere inutili coma la Tav; informatizzazione e semplificazione dello Stato; accesso gratuito alla Rete.
Il dibattito si è sviluppato dalla trattazione dei diversi punti; ad intervenire Vito Rosario Petrocelli, capolista al Senato, Giuseppe Arcieri, Gianluca Tramutola, Mirella Liuzzi, capolista alla Camera, Virgilio D’Ottavio, Michele Labriola, Giovanni Pierrino.
Numerosi i consensi che hanno raccolto in sala, nel ribadire la posizione del Movimento allo stop immediato delle estrazioni in Basilicata ed il no all’autoreferenza delle società trivellanti. Sostenibilità delle risorse energetiche, strategia Rifiuti Zero, gestione pubblica dell’acqua, temi contenuti nel programma nazionale e che qui, più che altrove, si sposano maggiormente con l’attuale realtà della Regione, diventando delle priorità.
Nel dibattito tanti i temi emersi su cui i cittadini hanno chiesto chiarezza. Quale sarà lo stipendio mensile del Deputato del Movimento 5 Stelle? Come sarà riformato il sistema pensionistico? Quale gli interventi previsti per il precariato?
Lo stipendio degli eletti al Parlamento sarà di 5000 euro lordi mensile, promettono i grillini e come già avviene nel governo regionale siciliano, una parte dei compensi confluirà in un Fondo dedicato alle Micro Imprese, per sostenerle e aiutarle ad uscire dalla crisi.
Messa fortemente in discussione la riforma, attualmente in vigore, del ministro Fornero: si utilizzeranno i soldi ricavati dal taglio delle pensioni d’oro per ribaltare l’attuale sistema pensionistico e risolvere la questione degli esodati.
Il reddito di cittadinanza sarà invece lo strumento per ridare dignità ai giovani che cercano un lavoro ma che non vogliono accontentarsi del primo che gli viene proposto.
Tante le presenze, di simpatizzanti e curiosi, incoraggiate forse dal desiderio di poter prendere direttamente la parola e di contribuire, con il proprio intervento, ad un progetto comune.
Mariangela Di Sanzo