Arte, storia, tradizioni e musica.
E’ stata questa la ricetta di “La Notte di Heraclea”, l’evento che, nello scorso fine settimana, ha animato il centro di Policoro.
Tre giorni di eventi per ripercorrere la storia recente della cittadina jonica, a partire da quella riforma fondiaria che, negli anni Cinquanta, gettò le basi per la nascita della nuova comunità e di una nuova identità culturale e sociale.
Dopo gli eventi culturali di venerdì sera, sabato spazio alla riflessione, con il ricordo di Angela Ferrara, vittima lucana del femminicidio, e alla musica, con i concerti di Mirko Gisonte e delle Officine Popolari.
Le associazioni e i commercianti hanno dato vita alle iniziative “Arte in vetrina” e “Pillole di Cultura,” promosse dall’associazione Terrejoniche, coinvolgendo i cittadini in una esposizione artistica nelle vetrine del centro e nella lettura di poesia estemporanee sotto i portici con l’intervento di numerosi artisti e poeti.
In piazza Eraclea il danzatore acrobatico Nico Gattullo si è esibito in uno spettacolo di rara potenza visiva ed estetica, volteggiando sulle teste dei numerosi presenti.
La serata si è conclusa con lo spettacolo di luci “Suoni e Visioni. La luce e la multimedialità incontrano l’architettura”: attraverso l’utilizzo del videomapping le architetture di piazza Eraclea sono state trasfigurare da luci e colori, offrendo una prospettiva completamente inedita.
Domenica ancora spunti di riflessione con l’incontro sul turismo, svoltosi in mattinata nella biblioteca comunale.
In serata, in piazza Eraclea, si sono succeduti a ritmo sostenuto interventi e concerti di alta qualità.
Da un lato la presentazione di due pubblicazioni: “Parole parole alla radio” del presentatore e speaker radiofonico Savino Zaba, dedicato alla storia della radiofonia italiana, e “Ci trovammo bene nel futuro”, libro che ha dato il titolo all’intera manifestazione, memoria dell’assegnatario Antonio Mele raccontata dal figlio, il giornalista Filippo Mele.
E poi la musica, con i concerti del giovane cantautore materano Alessandro Di Leo e di Luca Rossi, che hanno scaldato la piazza con ritmi della tradizione popolare. Infine il sound mediterraneo di Enzo Avitabile, che ha scaldato i numerosissimi presenti con ritmi capaci di mescolare note napoletane, africane e magnogreche.