“L’accorpamento della sezione di Pisticci alla sede centrale di Matera sarà fatto in tempi ristretti, anche se questo non vorrà dire, nell’immediato, staccarne la spina” .
Lo ha dichiarato il presidente del Tribunale della città dei Sassi, Giuseppe Attimonelli Petraglione, nel corso di una conferenza stampa convocata per chiarire il destino dell’ufficio pisticcese, dopo la promulgazione del decreto legislativo che ne sancisce definitivamente la soppressione.
Presenti il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, il dirigente amministrativo del tribunale, Leonardo Eramo, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Matera, Nicola Rocco, nonchè Amedeo Cataldo, presidente della Camera Penale di Matera, il presidente del consiglio comunale di Pisticci, Rocco Fuina, i consiglieri di maggioranza Alessandra Ruvo ed Antonio D’Angella, ed Eligio Iannuzziello, segretario del Comitato Permanente di Difesa.
L’attenzione di tutti era puntata sul tema centrale: il destino immediato della sezione distaccata.
Il decreto approvato ad agosto, infatti, contempla la possibilità di mantenere gli uffici soppressi nelle sedi da sopprimere dai 3 ai 5 anni, nel caso di difficoltà nell’accorpamento.
Attimonelli è stato chiaro, annunciando tempi brevi per il trasferimento a Matera, perchè “ci sono tutte le possibilità per farlo”, ricordando che per andare a regime, la riforma necessita almeno di altri 12 mesi.
Il presidente del tribunale, pur ricordando di essersi speso fin dal suo insediamento per assicurare “la sopravvivenza di Pisticci, che ha una sua centralità importante”, ha anche definito la situazione della sezione distaccata “drammatica”, parlando di “una creatura nata male per le continue defezioni”. Il dato di fatto, dunque, è che “la centralizzazione arriverà a brevissimo termine” sia per l’endemica mancanza di personale, che per la virtuale capacità di Matera di assorbirne il carico.
“Dobbiamo pensare al domani – ha concluso – ed il nuovo edificio di Pisticci potrebbe essere comunque utilizzato in una sinergia di interessi comuni con Matera: le maniere ci sono”, anche se Attimonelli Petraglione ha preferito non sviscerarle.
Piero Miolla