Si è tenuta a Tursi, presso la Sala Consiliare, la presentazione del libro del giovane allenatore Antonio Tarulli dal titolo “Mister, sai una cosa?”, edito dalla Casa Editrice Kimerik.
Sono intervenuti, oltre all’autore, il sindaco di Tursi Salvatore Cosma e il Presidente dell’Aiac di Matera Antonio Finamore, che si è espresso con parole emozionanti e di forte stima e soddisfazione verso il giovane allenatore-scrittore.
“Nel suo percorso formativo, che ho potuto seguire da vicino, si è sempre distinto per un differente modo di pensare.”
“Con questo libro – ha commentato l’autore – ho voluto raccontare il mondo dello sport e non solo, con gli occhi dei bambini. Partendo da loro, ascoltando e andando fino in fondo. Riscoprendo quello che tutti noi siamo già stati. Con trasparenza, purezza e senza troppe spiegazioni, mantenendo il tutto compatto nell’unicità di ogni momento ed emozione. Momenti ed emozioni che ho cercato di cogliere oltre il semplice e visibile, mi hanno portato a conoscere storie da poter raccontare sotto forma di insegnamenti e metafore di vita, come solo il vero sport sa fare. Ad imparare, il primo sono stato io. Mi sono lasciato trasportare in un viaggio bellissimo, nella maniera più spontanea possibile. Un viaggio nel mondo dei bambini, che fa tappa in quello dei ragazzi più grandi, fino a quello degli adulti, in cui ognuno impara dall’altro. Si passa dai loro sogni, talvolta diversi dai nostri, oppure che rievocano vecchi ricordi e congiungono il tempo, accorciando le distanze. Di una strada, un pallone e due sassi, degli amici di un tempo, dei momenti custoditi nell’anima che riprendono vita. Fino ad oggi. Un cerchio che non si chiude, ma si reinventa in un altro cerchio, all’inizio di ogni allenamento, in cui ogni bambino racconta quello che vuole. Il Cerchio dell’Amicizia, un cerchio umano sull’erba, dove tutti ascoltano tutti, da cui tutto è partito. E da una domanda: “Mister, sai una cosa?” Un mondo che si apre, salite a bordo. Il libro si rivolge a tutti. Agli addetti ai lavori, a chi opera nel contesto sportivo giovanile, che sicuramente si ritroverà in qualche situazione ed emozione. Ai bambini, che leggendolo oggi potranno avere una loro visione e, rileggendolo tra qualche anno, averne un’altra ancora. Agli adulti, per ricordare e riscoprire il bambino che è dentro ognuno di noi. A chiunque da bambino abbia vissuto la strada come compagna di vita, scalciando un pallone o semplicemente correndo ogni giorno verso la felicità. Oltre agli aneddoti simpatici all’interno sono presenti paragrafi dedicati alle “Storie di Scuola Calcio”, in cui si tratta di quelle storie non sempre visibili a prima vista. Storie da scoprire, dalle quali trarre profonda ispirazione e motivazione.
Inoltre, una sezione chiamata “Diario di bordo” , colmo di riflessioni personali che mi porto a casa dopo ogni giornata sui campi, cercando ancora di più di trasmettere la poesia e la magia dello sport, sotto forma di pura metafora di vita.”