Un "corvo" nel tribunale di Matera?

Un “corvo” nel tribunale di Matera? 
Il sospetto è fondato, visto che qualcuno ha realizzato un presunto esposto con il quale si chiede, a nome di alcuni avvocati del foro di Matera, “un’oculata verifica dell’operato del presidente del tribunale, Giuseppe Attimonelli Petraglione”. Peccato che le firme dei professionisti in calce al fantomatico esposto, quasi tutte di avvocati di Pisticci, siano state fotocopiate da quelle apposte in calce ad un’altra nota, datata 29 settembre, nella quale gli avvocati manifestavano ad Attimonelli la radicale opposizione al trasferimento del contenzioso civile da Pisticci a Matera, disposto con decreto che ha avuto effetto dal 12 novembre: avverso quel decreto, come è noto, pende un ricorso al Tar Basilicata che verrà discusso il 5 dicembre. 
Il “corvo” potrebbe aver agito a Pisticci: in una delle bacheche della sezione distaccata dove era stata affissa la nota del 29 settembre, infatti, mancano due pagine: sono quelle con le firme, le stesse che risultano apposte nella denuncia falsa arrivata alla Procura di Catanzaro, competente per territorio essendo chiamato in causa il presidente del tribunale materano, l’11 novembre.
 La nota del 29 settembre consta di sei fogli, ma il “corvo” ha preferito asportare le ultime due, quelle contenenti solo firme, lasciando al suo posto oltre al testo, anche un altro foglio che per metà contiene firme e, per l’altra, la parte finale del documento: nell’esposto falso le firme apposte sulla pagina non asportata dalla bacheca non compaiono. 
Sarà un caso? 
Lo accerteranno i carabinieri, che indagano ed hanno già ascoltato alcuni avvocati la cui firma compare, a loro insaputa, nella lettera del “corvo”. 
Qualcuno, dunque, ha voluto intorbidire le acque approfittando di una battaglia legale (quella sul trasferimento anticipato del civile a Matera) per appropriarsi delle firme di un documento vero e costruire ad arte una denuncia pesante e calunniosa nei confronti di Attimonelli Petraglione. 
Nel documento del “corvo”, infatti, viene chiesto che “si accertino i criteri con i quali da tempo il presidente è solito affidare, in grossi contenziosi da rilevanti interessi in essere, consulenze ed incarichi a tecnici e professionisti non iscritti nel locale albo professionale di Matera. 
Chiediamo, quindi, che si giustifichi di quali indubbie capacità tecniche siano in possesso tali professionisti rispetto a quelli soventemente designati da tutti i magistrati di Matera”.
La reazione dei professionisti implicati è stata di grande sdegno per l’accaduto e di solidarietà al presidente. 
“Prendo le distanze dal contenuto di questo fantomatico esposto”. 
E’ ancora scosso dall’accaduto Gaetano Esposito, uno dei primi avvocati la cui firma compare nella nota del “corvo” a ricevere la visita dei carabinieri. Sull’accaduto Esposito non ha alcun dubbio e respinge al mittente calunnie ed accuse nei confronti di Attimonelli Petraglione. 
“Lungi da noi – ha precisato – l’intenzione di lasciarci andare ad invettive nei confronti del presidente del tribunale di Matera. 
Parlo a titolo personale, ma presumo che anche gli altri colleghi che, come me, si ritrovano in questa situazione la pensino allo stesso modo e respingano in maniera decisa la paternità di questo documento”. 
Qualcuno ha voluto trarre profitto dalla battaglia legale in corso con la presidenza per raggiungere i propri scopi . 
“Non so chi abbia potuto architettare un disegno simile che non mi appartiene. Certo, c’è un ricorso al Tar, ma altro è una contestazione in punto di diritto, altro è lasciarsi andare ad invettive gratuite. 
Per quanto mi riguarda si tratta di un falso grossolano”. 
Piero Miolla

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