Torna prepotentemente in primo piano il nucleare nel Metapontino?
Un trasferimento di un non meglio identificato materiale sarebbe avvenuto lunedì notte, attorno alle tre, tra il centro Enea della Trisaia di Rotondella e l’Aeroporto Militare di Gioia del Colle.
A controllarlo un imponente schieramento di forze dell’ordine, 300 tra Finanzieri, Carabinieri e Poliziotti, posizionati lungo tutto il percorso.
La notizia, apparsa sul blog toghelucane.blogspot.it. è stata rilanciata su tutti i siti lucani e avrebbe trovato conferma nella testimonianza di chi avrebbe visto, nonostante l’ora tarda, il passaggio del convoglio.
Così lo racconta Felice Santarcangelo di No Scorie Trisaia:
“Nella notte del 29 luglio la città di Policoro, a causa della calura estiva del solleone è ancora sveglia ed è principalmente per questo motivo che quella notte sulla statale 106 jonica siamo stai colpiti da uno strano e massiccio movimento delle forze dell’ordine e dallo strano vuoto di transito di una carreggiata della statale che da Policoro andava verso il bivio di Rotondella.
Increduli ai nostri occhi, proveniente da Nova Siri in direzione Taranto alle ore 3,15 circa abbiamo visto transitare sulla statale all’altezza di Policoro un tir con un container di colore apparentemente marrone e identificato con un simbolo apparentemente simile a quello della radioattività della stella a tre punte (un container di medie dimensioni) scortato da diverse volanti, da furgoni di polizia antisommossa, da un tir motrice e due mezzi dei vigili del fuoco (di cui uno particolare ).
Era troppo evidente che si trattava di un trasporto speciale con tanto di classica scorta simile a quello che avviene per il trasporto dei prodotti nucleari.
I dubbi e gli interrogativi di fronte a simile scena – scrive ancora Santarcangelo – sono diventati enormi, considerato la presenza del centro nucleare Itrec,che non è ancora stata chiarita la questione del segreto di stato da parte del governo italiano sull’impianto nucleare lucano (su cui è già stata fatta una interrogazione parlamentare) e che sono ben due anni che la regione Basilicata non convoca più il tavolo della trasparenza sulle attività del decommissioning nucleare nel centro.
Cosa trasportava quel container scortato secondo le misure di massima sicurezza ?
Dove era diretto?
Si trattava forse delle barre di Elk River?
Per noi sarebbe una buona notizia ed bene per le comunità che tornino ai legittimi proprietari americani, o si trattava di cosa?
Ma qualcosa ci sfugge, il piano di decommisioning per il trattamento del combustibile secondo Sogin (http://www.sogin.it/chi-siamo/bonifica-ambientale-degli-impianti-nucleari/dove-siamo/impianto-itrec-rotondella—matera-.html) prevede l’arrivo di due cask di contenimento all’Itrec con successivo incapsulamento delle barre e svuotamento della piscina,con destinazione il Deposito Nazionale.
La domanda è martellante, se cosi fosse è accaduto qualcosa nell’interno dell’Itrec che ha fatto accelerare i tempi di incapsulamento ?
E’ cambiato qualcosa che ovviamente noi non sappiamo o non sono aggiornate le informazioni sul sito o c’era altro su quel container?
Le istituzioni locali compresi i comuni da Rotondella ,Policoro e tutti gli altri a venire erano a conoscenza di questo transito?
Dubbi e domande che per il bene e la salute dei cittadini le istituzioni locali e nazionali dovrebbero chiarire”.