“Una partita di pallone non può trasformarsi in una guerriglia”

Una partita di pallone non può trasformarsi in una guerriglia.”
Questo il commento del Presidente del Real Metapontino, Pasquale Casalnuovo, sui fatti deplorevoli accaduti nel dopo partita con il Real Tolve.
La squadra celeste, infatti , vittoriosa per uno a zero, al termine della partita è stata letteralmente aggredita dai tifosi avversari, con sputi in faccia all’uscita dallo stadio, dove i tifosi avversari si erano appostati per prendere a sassate il pullman della squadra celeste rompendo vetri e causando ingenti danni.
Atti vandalici che avrebbero potuto portare conseguenze ancor più gravi, considerando il fatto che, all’interno dell’autobus, vi era la squadra al completo che ha dovuto schivare le schegge di vetro per non ferirsi.
E’ stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per sbloccare la situazione.
Lo spettacolo più vergognoso e deplorevole a cui abbia mai assistito – continua il presidente Casalnuovo – lo stadio del Tolve domenica era piuttosto un campo di battaglia che un campo di calcio.
La società del Tolve dovrà rispondere in prima persona per quanto accaduto perchè comportamenti del genere son inammissibili.
Si parla tanto di sportività di sani valori, di rispetto ma domenica da parte del Tolve è andato solo in scena l’anti calcio.”
Sputare in faccia agli avversari – continua Casalnuovo – è solo sinonimo di codardia, di vigliaccheria.
Uno degli atti più ignobili che si possa commettere perchè la sconfitta in campo, non può giustificare simili comportamenti.”
La mia società non può far finta che tutto questo non sia successo.
Non ci si può nascondere dietro un dito.
Per questo chiederemo i danni alla società del Tolve, denunciando quanto accaduto perchè tali gesti non devono essere condannati solo a parole, come fanno in tanti, come fanno tutti e mi auguro che anche la Federazione che ci rappresenta prenda i dovuti provvedimenti perché bisogna porre fine a questo scempio che porterà solo alla rovina del calcio.”
Mi auguro – conclude – che intervenga anche la Questura con severe punizioni, affinché ciò che è accaduto domenica non si ripeti mai più radiando e allontanando dagli stadi questi delinquenti, perchè purtroppo di questo stiamo parlando.
Tali persone, infatti, non possono essere chiamate tifosi.
Camuffare comportamenti vandalici, devastatori con il tifo è offensivo nei confronti di chi il tifo sa davvero farlo, vincendo con onore ma perdendo anche con dignità e rispetto.
Valori completamente sconosciuti al Tolve e ai suoi sostenitori.”

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