“Bonifichiamo l’area della Valbasento e salviamo Pisticci dai rifiuti petroliferi”

Valbasento

“Dopo l’Enea, l’assessore Pittella arriva in Val Basento, a Pisticci, nell’area SIN in attesa di bonifica ed è gravissimo che in quest’area si parli, con imprenditori e amministrazioni comunali, di  intercettare le possibilità offerte dal ciclo della Val d’Agri in considerazione del fatto che proprio a Pisticci avviene la fase terminale del ciclo del petrolio con lo smaltimento dei reflui della lavorazione   (perché il petrolio produce molti rifiuti).

Pisticci è l’emblema del fallimento del petrolio in Basilicata: qui i cittadini si leccano le ferite dell’inquinamento in cambio di poche migliaia di euro (2.500 nel 2010 e circa 7.131 nel 2011), con un centro oli all’attivo e quattro concessioni dove si estraggono olio e gas.

Noscorie Trisaia ribadisce che il petrolio in Basilicata non si deve estrarre perché non ci sono le condizioni ambientali, perché è troppo elevato il rischio di inquinare la catena alimentare umana attraverso il circuito dell’acqua, perché viene consumata tantissima acqua durante le attività estrattive (8 barili di acqua per un barile di petrolio, circa un terzo della diga del Pertusillo al ritmo attuale di estrazione) e genera una quantità esponenziale di rifiuti dalla fase di perforazione a quella di estrazione e lavorazione.

Durante   la sola attività estrattiva si producono (secondo l’API, American Petroelum Institute) circa 37 Kg. di rifiuti solidi e liquidi per ogni barile estratto che tradotto in numeri, in relazione alla produzione attuale di circa 90.000 barili al giorno, farebbe circa 3.330 tonnellate al giorno di rifiuti misti solido/liquidi da smaltire tra pozzi di reinezione, discariche e impianti di depurazione.  Per dare un’idea è una quantità di rifiuti paragonabili a circa 17 Tir al giorno da 200 tonnellate da smaltire . Che in caso di raddoppio delle estrazioni, diventerebbero 34.   A Pisticci nel 2007 su 107 decessi 55 erano per tumore (fonte stesso sindaco di Pisticci),qui   purtroppo l’inquinamento di tanti anni di cattive politiche di sviluppo   sul territorio   (area SIN   per l ‘inquinamento )   sta presentando il conto .

L’assessore Pittella   dimentica che l’area Sin   della Val Basento è oggetto di un corposo finanziamento   Cipe (Delibera cipe 82 del 2012 ,tabella in allegato)   di circa 18,428 milioni di euro ,vasta   area che va bonificata e che potrebbe creare occupazione e opportunità per le imprese   con la bonifica (soldi che se non spesi   rischiano di tornare indietro).Il territorio non ha bisogno di   altre attività inquinanti e falso lavoro. Pisticci è già in fase terminale   da un punto di vista ambientale, ma potrebbe invece sopravvivere se si iniziano a bonificare i luoghi SIN impegnando le maestranze e le imprese (ma questo non interessa i sindacati pro petrolio) . D’altronde una classe politica che punta sui rifiuti ,sulle royalites e sulle compensazioni è una classe politica morta. Allo stesso modo in cui le politiche regionali di questi ultimi 20 anni hanno reso moribonda la stessa regione Basilicata che ha polverizzato i primati di negatività sui principali indicatori (in primis quello sulla povertà, come da dato Istat 2011 che relega la Basilicata al primo posto come regione povera o, volendo, all’ultimo delle regioni ricche).”

Comitato No scorie Trisaia

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