Val Basento: si della Regione Basilicata al progetto Geogastock


La Regione Basilicata ha detto si a Geogastock, per un progetto che prevede lo stoccaggio del gas nei due campi di Grottole – Ferrandina e Pisticci.
L’ente ha raggiunto un’intesa solo per la prima concessione; per quando riguarda Pisticci, in località Serra Pizzuta, la decisione è stata rinviata nel rispetto delle sollecitazioni e osservazioni presentate dal Comune di Pisticci.
Inoltre la Regione Basilicata ha imposto a Geogastock misure di tutela ambientali e di compensazione economica superiori a quelle previste dalla Valutazione di impatto ambientale rilasciata dal Ministero dell’Ambiente.
Le prescrizioni aggiuntive sono contenute nella delibera con cui la Giunta Regionale ha dato “l’intesa” per la realizzazione del progetto, uno strumento finalizzato alla sola valutazione tecnico-industriale del progetto, ma in cui la Basilicata, dopo una negoziazione col progetto proponente l’investimento, è riuscita a inserire prescrizioni ambientali più stringenti accanto a compensazioni economiche che saranno utilizzate per lo sviluppo delle aree interessate dall’insediamento.
In materia energetica, va ricordato, la competenza è interamente di livello nazionale, con le Regioni e le amministrazioni locali che vengono coinvolte solamente per alcuni aspetti “ordinari”, ma senza potere di autorizzare o meno l’intervento, competenza, questa, riservata al Governo.
Nel caso specifico, il progetto già da due anni aveva iniziato ad ottenere le diverse autorizzazioni ministeriali finalizzate all’ottenimento della Concessione di Stoccaggio del Ministero dello Sviluppo Economico.
Sul versante ambientale, la Regione ha imposto a Geogastock uno stringente piano di monitoraggio e un programma di informazione alle popolazioni.

Il piano di monitoraggio prevede, in aggiunta alle prescrizioni della “Via” nazionale, che siano realizzati specifici programmi per il controllo delle vibrazioni al suolo, delle eventuali emissioni che possono esserci tanto dal sito di stoccaggio che dagli impianti realizzati, delle condizioni della falda acquifera e della qualità dell’aria, e che tanto avvenga già prima della realizzazione e della messa in esercizio dell’impianto di stoccaggio, in modo da individuare una linea di base ambientale con cui raffrontare i valori che saranno rilevati quando l’impianto sarà realizzato e in esercizio.
Le attività di monitoraggio saranno realizzate a spese di Geogastock, ma a cura di Regione, Arpab e Comuni interessati dall’insediamento, con, in particolare, una marcata responsabilità posta in capo proprio alle amministrazioni municipali.
Accanto alle misure di tutela e monitoraggio ambientale, l’intesa approvata dalla Giunta Regionale prevede anche compensazioni economiche. Nella fase di avvio del progetto, la società dovrà corrispondere un milione a ciascuno dei comuni interessati (Ferrandina, Grottole e Salandra) e 6 milioni alla Regione, a cui si aggiungeranno altri 250mila euro l’anno (a valore indicizzato) per tutta la durata della concessione.
In totale si tratta di 14 milioni di euro, a cui si aggiungeranno altri 5-6 milioni di euro di compensazioni per il mancato utilizzo alternativo del territorio, e i proventi da quote aggiuntive di tassazione ordinaria,
La Giunta Regionale ha deciso di destinare le somme di propria competenza alla costituzione di un fondo di garanzia a vantaggio delle imprese dell’area della Val Basento destinato a favorire efficientamento energetico, autoproduzione in loco da fonti rinnovabili, cogenerazione, utilizzo di motori ad alta efficienza. In tal modo saranno realizzati interventi che consentiranno la riduzione del costo energetico per le imprese che si localizzano nell’area, innescando un meccanismo di forte attrattività per nuovi insediamenti produttivi.


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