I 41 dipendenti della Helesi, azienda che a Pisticci produce pallets box per agricoltura, pattumiere per ecologia e contenitori per la spazzatura, hanno bloccato, ieri mattina, l’attività lavorativa dalle 6 alle 12. Le maestranze sono preoccupate per le voci sul futuro dell’azienda, secondo le quali la società che fa capo alla greca Perivallontiki Ateve, sarebbe in crisi per la flessione nelle commesse che ha portato a carenza di liquidità. Con il timore che stipendi di dicembre e tredicesime divengano un miraggio, dunque, i 41 dipendenti, 16 dei quali a tempo determinato (per i quali il contratto scade il 31 dicembre), hanno messo in scena la protesta che ha portato, quale primo risultato, ad un’assemblea alla quale hanno preso parte i sindacalisti Francesco Laviero, della Uil e Francesco Carella della Cisl, oltre al direttore dello stabilimento pisticcese, nonché amministratore delegato della Helesi, Zouglas Stavros. Nel corso dell’incontro, maestranze e sindacati hanno ribadito le proprie preoccupazioni, chiedendo rassicurazioni sul futuro, mentre l’amministratore delegato ha assicurato il massimo impegno per reperire le somme necessarie al pagamento di stipendi e tredicesime. Il secondo risultato, invece, è la convocazione di un incontro in Confindustria, a Matera, fissato per oggi pomeriggio alle 15.30: al termine, i lavoratori hanno ripreso l’attività. Sullo sfondo, il timore che l’ennesimo calo di commesse possa portare all’ennesima chiusura in Valbasento, dove la Helesi è sbarcata in seguito al primo contratto di localizzazione sottoscritto nel 2006 tra Ministero dello Sviluppo economico, Regione e Sviluppo Italia e grazie a 17 milioni di euro di fondi pubblici che prevedevano l’assunzione di 53 unità a regime, di cui almeno 12 entro il 2012. L’azienda esporta in tutta Europa e nel mondo, in particolare in Cile ed a Taiwan.
Piero Miolla