Venerdì 16 marzo a Policoro il workshop “Cambiamenti climatici: conoscere, prevenire e governare”

INVITO-WORKSHOP
Si svolgerà a Policoro il prossimo 16 marzo nella sala meeting dell’Hotel Hermes alle 16,00 il workshop “Cambiamenti climatici: conoscere, prevenire e governare – piani d’azione contro gli eventi estremi”.
Tema principale saranno dunque l’acqua e la governance del territorio.
L’iniziativa – promossa dall’Università della Basilicata, dal Dicem e dall’organizzazione di produttori Asso Fruit Italia – avrà fra i suoi relatori i professori dell’Università di Basilicata Bartolomeo Dichio e Cristos Xiloyannis, la dottoressa Alba Mininni (UniBas), il direttore generale Asso Fruit Italia Andrea Badursi, Domenico Romaniello, direttore Alsia, Antonio Anatrone, segretario generale Autorità di Bacino, Giuseppe Musacchio, commissario straordinario Consorzio di Bonifica.
Le conclusioni saranno affidate a Luca Braia, assessore regionale all’Agricoltura.
Sotto la lente dei relatori, così come spiegato nella concept note dell’Università della Basilicata “le inondazioni e la siccità, fenomeni che si ripropongono con preoccupante frequenza, così come gli incendi, i cicloni, le ondate di calore, fenomeni che incidono negativamente sui sistemi agricoli che devono produrre cibo per una popolazione crescente a livello globale, quindi la necessità di adottare strategie di adattamento in agricoltura per affrontare gli impatti che derivano dai cambiamenti climatici”.
 “Il ruolo delle Organizzazioni di produttori – ha commentato Andrea Badursi – è di assoluto rilievo perché devono interloquire con gli enti preposti alla governance del territorio e quindi interfacciarsi con le aziende agricole associate con le quali orientare gli interventi di contrasto ai fenomeni di cui si tratta e attuare dunque le soluzioni possibili.
Per l’agricoltura contemporanea è fondamentale adottare pratiche sostenibili che vadano nel verso dell’efficienza idrica per agevolare così il passaggio all’agricoltura resiliente, cioè la capacità del sistema agricolo di assicurarsi stabilità ed efficienza anche rispetto alle sollecitazioni che potrebbero comprometterlo”.

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