Il tavolo di venerdì in Prefettura sulla vertenza che interessa circa 200 addetti alle pulizie dell’azienda sanitaria di Matera non ha sortito risultati.
A renderlo noto sono le segreterie territoriali di Fisascat Filcams Uiltucs che hanno indetto in tutta risposta due assemblee con i lavoratori per lunedì prossimo, a Matera, dalle 9:30 alle 11, e a Policoro, dalle 17:30 alle 19.
Posizioni che in sostanza al momento restano congelate con l’azienda sanitaria materana che chiede un ulteriore taglio dei costi per ragioni di spending review con un taglio equivalente ai servizi, la Euro & Promos – azienda che gestisce dallo scorso anno i servizi di pulizia, sanificazione e ausiliarato nelle strutture sanitarie e amministrative dell’Asm – che vuole ridurre l’occupazione e l’orario lavorativo e i sindacati che mantengono lo stato di agitazione, con la sospensione delle prestazioni supplementari e dello straordinario, e vogliono portare la vertenza al tavolo della giunta regionale, finora grande convitato di pietra della vertenza. Fisascat Filcams Uiltucs non escludono il ricorso allo sciopero, soluzione che sarà tra le ipotesi in discussione nelle due assemblee convocate per la settimana prossima.
“Ancora una volta – è il commento dei segretari Aurora Blanca, Angelo Vaccaro e Filippo Viggiano – tra sostanziosi ribassi al prezzo a base d’asta e tagli ai servizi a pagare il conto sono i lavoratori che rischiano di vedersi tagliato l’orario di lavoro, che in molti casi raggiunge a stento le 18 ore settimanali, o di perdere del tutto il posto di lavoro, con conseguenze facilmente immaginabili sui già magri bilanci familiari”. I tre sindacalisti puntano l’indice contro la giunta regionale che sulla vertenza – dicono – “è stata finora assente”. “Il governo regionale, per il tramite dell’assessore alla salute, poteva attivarsi per individuare misure alternative previste dalla legge al fine di preservare i livelli essenziali di assistenza, ma non ha fatto niente. È intollerabile – accusano i sindacalisti di Fisascat Filcams Uiltucs – che la Regione giochi a fare il convitato di pietra mentre i lavoratori rischiano il posto di lavoro”. Ora la palla passa alle assemblee dei lavoratori, con l’ipotesi dello sciopero che si fa sempre più probabile.