“L’ennesimo intervento della Cgil di Matera e delle federazioni dei chimici e dei metalmeccanici sulla vertenza Pcma tesa a contestare l’azione di altri sindacati, sta a dimostrare la debolezza politica ed a voler giustificare l’assenza della Fiom e della Cgil, dovuta a loro scelte nazionali, nel rapporto con il gruppo Fiat”.
Ad affermarlo è il segretario provinciale della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli.
“Mai una vertenza trattata in Valbasento – spiega l’esponente sindacale, replicando alle accuse della Cgil sulla vertenza della Pcma di Pisticci Scalo – è stata così chiara e trasparente, anzi, per la prima volta a fronte della chiusura della struttura, si sono riusciti a salvaguardare gli 82 posti di lavoro all’interno dello stesso gruppo presente nel territorio di Potenza.
Ricordiamo che la rappresentanza all’interno della Pcma di Pisticci, vede tra gli iscritti una maggioranza di Fim Cisl e Uilm Uil, mentre la Fiom Cgil è in minoranza.
L’accordo che viene contestato, invece è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori.
Inoltre – tiene a puntualizzare il leader provinciale della Cisl – la rsa ha svolto in piena autonomia la propria attività di sindacato aziendale, senza alcun tipo di condizionamento come invece si vorrebbe far credere.
Anzi, è il caso di puntualizzare che la stessa azienda, prima Ergom, facente capo all’imprenditore Ciminelli, vedeva la Cgil e le sue articolazioni, acconsentire a tutte le operazioni che hanno destrutturato lo stabilimento, dando di fatto il placet per smantellare le presse e portarle a Melfi facendo in modo che circa 120 operai perdessero il proprio posto di lavoro. Erano gli anni 2008-2009 e la Cgil fu grande protagonista del tacito accordo.
Alla faccia della protesta che viene oggi rivendicata dalla stessa Cgil.
Non è il caso – conclude Amatulli – di alimentare ulteriori e sterili divisioni tra i lavoratori, generando tra l’altro una grande confusione, quando, come nel caso della Fiom e della Cgil, si è fortemente vincolati da scelte nazionali che ricadono a cascata anche in Basilicata, cosa che ha portato le varie strutture regionale ad isolarsi sindacalmente in ogni situazione vertenziale che riguarda il gruppo Fiat”.