LETTERE DAL METAPONTINO
di Nicola Buccolo
Ci vogliono far credere che nel Metapontino, e nel caso specifico, nelle vicinanze del fiume Agri, in territorio di Scanzano Jonico, dove c’è la zona artigianale e che segna il confine con Policoro, dovrebbe sorgere un insediamento industriale. La notizia è stata diffusa in questi giorni non dagli organi di informazione, ma dai rappresentanti di maggioranza Pino Ferrara e Enrico Bianco, rispettivamente capogruppo consiliare e vicesindaco di Policoro, rendendo nota una intesa fra il Consorzio industriale di Matera e il comune di Scanzano Jonico. Ora ci si chiede se questa scelta è stata fatta all’insaputa della Regione. Oppure se è una promessa fatta prima delle elezioni regionali al comune di Scanzano, che è dello stesso colore di chi comanda da sempre alla Regione. Invece Policoro non è dello stesso colore del centrosinistra di Marcello Pittella, anche se l’ha suffragato una settimana addietro con il 59,22% dei voti. E’ un invito alla famosa “guerra dei poveri” tra Policoro e Scanzano Jonico?
Il sindaco Rocco Leone, con Ferrara e Bianco, l’hanno esclusa, ma saranno comunque vigili, hanno assicurato nella conferenza stampa tenuta martedì 26 novembre, comunicando che vogliono vederci chiaro in questa vicenda, ponendo una domanda che è sulla bocca di tutti al nuovo presidente della Giunta regionale Pittella: se lui ci crede o meno che il Metapontino non ha bisogno di industrie. A Policoro si crede solo nelle sue vocazioni territoriali, che sono agricoltura, turismo ed ambiente. Ma senza peraltro rinunciare ad un insediamento industriale, perchè l’oggetto misterioso, quale è appunto il Consorzio industriale, sa dove allocarlo, avendo i suoi piani industriali dove le possibilità di insediamento sono tante.
Il presidente Pittella, al quale si augura di far piazza pulita degli enti inutili, tra i quali va annoverato il Consorzio industriale, che rappresenta solo uno spreco di quattrini secondo l’ex consigliere Roberto Ruggiero (triennio 2006/2008), dovrebbe ricordare che ha un debito con il Metapontino che l’ha suffragato di consensi. All’inizio dell’estate 2012, da poco nominato assessore regionale al turismo, in una riunione sul lungomare di Policoro, promise il Piano dei lidi, atteso da tempo immemorabile. Disse allora che quello di Maratea sarebbe stato approvato per settembre, mentre quello del Metapontino, molto più complesso e che avrebbe richiesto più tempo, sarebbe stato comunque pronto entro fine anno. Maratea l’ha avuto subito, il Metapontino lo sta ancora aspettando. E sta per finire anche il 2013.